martedì, giugno 12, 2012

La collezione G.A. Silla e la nuova sala numismatica del Museo Archeologico del Finale

Grazie al fondamentale supporto finanziario offerto dalla Fondazione “A. De Mari”- Cassa di Risparmio di Savona, il Museo Archeologico del Finale da sabato 16 giugno 2012 apre al pubblico una nuova sala espositiva destinata ad accogliere le collezioni numismatiche. All’inaugurazione saranno presenti il Sindaco di Finale Ligure, Flaminio Richeri Vivaldi Pasqua, l’Assessore alla Cultura, Nicola Viassolo, il Soprintendente per i Beni Archeologici della Liguria, Bruno Massabò, il Soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Liguria, Franco Boggero e rappresentanti della Fondazione “A. De Mari”- Cassa di Risparmio di Savona, enti e istituzioni che hanno sostenuto e collaborato a tale operazione culturale.
Il Museo, collocato nei prestigiosi ambienti del complesso di Santa Caterina in Finalborgo, si arricchisce grazie a questa nuova sala espositiva di un ulteriore importante spazio, progettato dall’architetto Roberto Grossi sulla base di un piano scientifico elaborato dal Museo Archeologico del Finale e dalla sezione Finalese dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri.
La sala è dedicata all’evoluzione delle monete, che riflettono un’espressione della crescente complessità sociale, che ha caratterizzato l’evoluzione dell’uomo dall’Antichità ad oggi, segnando il passaggio da scambi di beni basati sul baratto all’economia di mercato. L’esposizione è ripartita in due distinte sezioni.
Nella prima vetrina è esposta la raccolta numismatica dello storico finalese Prof. Giovanni Andrea Silla (1876-1954), costituita da oltre 1600 monete, “legata” con lascito testamentario dagli eredi al Comune di Finale Ligure nel 2010. Questa collezione si compone di monete in maggioranza acquistate sul mercato antiquario, ma include anche alcuni reperti rinvenuti nel territorio finalese o in aree limitrofe. La ricchezza di questa raccolta e l’ampio arco cronologico che essa copre consentono di cogliere l’evoluzione delle monete dal IV secolo a.C. fino al secolo scorso, fornendo un vasto excursus sulla monetazione greca classica ed ellenistica (IV-I secolo a.C.), punica (IV secolo a.C.), romana repubblicana (III-I secolo a.C.) e imperiale (fine I secolo a.C.-V secolo d.C.), bizantina (VI-XII secolo), longobarda (VIII secolo), medievale e moderna di zecche italiane e straniere (XI-XVIII secolo), nonché degli Stati italiani pre-unitari e del Regno d’Italia (XIX-XX secolo).
Nella seconda vetrina sono esposte monete di età medievale (X-XV secolo) e moderna (XVI-XIX secolo) provenienti da scavi archeologici effettuati nel Finalese. Gli oltre 150 esemplari qui presentati illustrano contatti, scambi e commerci ad ampio raggio avvenuti tramite rotte marittime mediterranee e strade di comunicazione con il Piemonte e l’area padana, attraverso le valli ed i passi dell’entroterra. In particolare, le monete esposte permettono di ripercorrere la storia economica e sociale del territorio finalese.
Esse sono riconducibili a diversi momenti storici, quali la ripresa dei commerci nel X-XI secolo, l’affermazione del Marchesato dei Del Carretto (XII-XIV secolo), i contrasti con Genova e la seguente crisi tra XV e XVI secolo, il possesso spagnolo (1602-1713), fino alle fasi più recenti della dominazione genovese (1713-1797) e del periodo napoleonico (1797-1814).
È esposta, inoltre, una bilancia da cambiavalute con i pesi utilizzati per il controllo delle varie monete circolanti nel XVIII secolo.
La nuova sala, dopo l’inaugurazione di sabato 16 giugno, sarà regolarmente aperta al pubblico nell’ambito del percorso di visita del Museo Archeologico del Finale, aperto tutti i giorni – tranne il lunedì – dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 14.30 alle ore 17.00 nei mesi invernali e dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16 alle ore 19 in luglio e agosto.
Per ulteriori informazioni sulle offerte del Museo Archeologico del Finale
contattare il numero 019.690020 o consultare il sito www.museoarcheofinale.it.

Nessun commento: