Giovedì 26 marzo, a Loano, andrà in scena il primo dei tre spettacoli di drammaturgia contemporanea della stagione Teatri del Ponente, promossa dall’Assessorato al Turismo e alla Cultura del Comune di Loano.
Alle ore 21.00, nel Cinema Teatro Loanese, la Compagnia Teatri Possibili metterà in scena Cirano de Bergerac di Edmond Rostand.
Nella maniera asciutta, veloce e visionaria che contraddistingue lo stile della compagnia, lo spettacolo racconterà la magnifica storia di Cirano, uomo eroico e virtuoso, insuperabile nella spada e nella parola, il cui rifiuto di farsi imprigionare dalle convenzioni sociali, all'asservimento politico e culturale, dal conformismo ideologico e dal potere, viene pagato con la morte.
Su una scena costituita da un unico piano inclinato, meccanismo flessibile e dinamico che si trasforma improvvisamente, tra lo stupore degli spettatori, e che riesce ad evocare le diverse e numerose ambientazioni, si svolgono le vicende dell'amore impossibile di Cirano per Rossana, legata a sua volta a Cristiano, bello ma privo di spirito e dialettica.
Svestito dai merletti del romanticismo e dalle facili rime, tradotto in una prosa attuale e vicina allo spettatore, Cirano riesce ad affascinare il pubblico per la fedeltà irremovibile ai suoi sogni, il suo amore per la libertà e l’anticonformismo, che lo rendono finalmente figura umana concreta e, sopratutto, contemporanea. Gli spettatori vengono letteralmente rapiti dalle vicende e dalle passioni evocate dagli attori, grazie a momenti di comicità, seguiti da drammi umani sconvolgenti, in grado di trasportare gli animi più sensibili anche alle lacrime.
Regia e adattamento dello spettacolo sono di Corrado d’Elia.
Alle ore 21.00, nel Cinema Teatro Loanese, la Compagnia Teatri Possibili metterà in scena Cirano de Bergerac di Edmond Rostand.
Nella maniera asciutta, veloce e visionaria che contraddistingue lo stile della compagnia, lo spettacolo racconterà la magnifica storia di Cirano, uomo eroico e virtuoso, insuperabile nella spada e nella parola, il cui rifiuto di farsi imprigionare dalle convenzioni sociali, all'asservimento politico e culturale, dal conformismo ideologico e dal potere, viene pagato con la morte.
Su una scena costituita da un unico piano inclinato, meccanismo flessibile e dinamico che si trasforma improvvisamente, tra lo stupore degli spettatori, e che riesce ad evocare le diverse e numerose ambientazioni, si svolgono le vicende dell'amore impossibile di Cirano per Rossana, legata a sua volta a Cristiano, bello ma privo di spirito e dialettica.
Svestito dai merletti del romanticismo e dalle facili rime, tradotto in una prosa attuale e vicina allo spettatore, Cirano riesce ad affascinare il pubblico per la fedeltà irremovibile ai suoi sogni, il suo amore per la libertà e l’anticonformismo, che lo rendono finalmente figura umana concreta e, sopratutto, contemporanea. Gli spettatori vengono letteralmente rapiti dalle vicende e dalle passioni evocate dagli attori, grazie a momenti di comicità, seguiti da drammi umani sconvolgenti, in grado di trasportare gli animi più sensibili anche alle lacrime.
Regia e adattamento dello spettacolo sono di Corrado d’Elia.
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