giovedì, marzo 19, 2009

In scena "Nudo con coltello" spettacolo di danza

Venerdì 20 marzo, alle ore 21.00, nel Palalassio L. Ravizza di Alassio andrà in scena "Nudo con un coltello", spettacolo fuori abbonamento, che chiude la stagione teatrale alassina, promossa dall’Assessorato al Turismo e alla Cultura del Comune di Alassio, nell’ambito del circuito provinciale "La Riviera dei Teatri – Provincia di Savona".
Protagonista dello spettacolo di danza contemporanea sarà Carlo Ponta, accompagnato dalla Compagnia Progetto Danza Alassio.
Così la compagnia descrive lo spettacolo:"Un qua sotto tormentato e tenebroso: la scena è un enorme telo nero, simbolo di ventre materno/giardino, all’interno del quale, disposti in modo apparentemente casuale, vi sono alcuni alberi scheletrici. Appesi ai rami una serie di oggetti di carta che fanno parte dell’immaginario di Nudo, il protagonista, attrezzi che usa per la sua messa in scena.
In questo luogo posto in basso Nudo, ora in tono buffonesco, ora in tono drammatico, racconta il suo conflitto interiore tra restare uomo del sottosuolo, prigioniero del suo isolamento volontario (al tempo stesso vittima e carnefice) e uomo in pace con se stesso e con la propria naturalità. Al termine del viaggio, trascinato dagli Spiriti in una danza macabra ironica e coinvolgente, Nudo incontra il suo doppio, il Signore dell’Abisso nero della Disperazione. Gli spiriti celebrano il loro trionfo sulle note di un trascinante e frenetico Dies irae. Nel finale Nudo, disteso per terra privo di vita viene soccorso da due figure simboliche, Prometeo, il genio incompreso dalla testa di scheletro e il gatto Mur Mur, che rappresenta il soffio vitale, d’ispirazione biblica. Nudo, restituito a nuova vita, esce di scena insieme ai suoi nuovi compagni."
Le musiche su cui danza la compagnia sono: "Danse macabre" tratta dal Carnevale degli animali di Camille Saint-Sens, "Dies irae orchestra e coro" diretti da Karl Jenkins, Musica per contrabbasso di Stefano Scodanibbio e Hans Sturm e musica per piano e contrabbasso di Nicola Campogrande.
La regia è di Giuseppe Santarelli con l’assistenza alla regia di Rosanna Bottoni, le coreografie sono di Livia Gaburri e le scenografie e i costumi sono di Cristina Ghiglia.
L’incasso è interamente devoluto all'associazione culturale La corte di Sofia.

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