lunedì, luglio 13, 2009

Mostra d'arte contemporanea "Emozioni" verrà inaugurata presso il Castello Doria di Porto Venere


Giovedì 23 luglio, alle ore 19, si inaugura nel Castello Doria di Porto Venere la personale “Emozioni”, opere di Vincenzo Lo Sasso. La mostra, curata da Luciano Caprile, è promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Porto Venere (Sp) in collaborazione con la Soprintendenza per i beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria. La pietra grezza della Sala Ipostila, tra le colonne che reggono le elevatissime volte, esalta le opere di Lo Sasso, artista che ha inaugurato una tecnica nuovissima e originale: la solidificazione di colori metallici su base di alluminio. Dopo la grande esposizione del 2008, allestita nella Pinacoteca – Appartamenti storici - della Reggia di Caserta l’artista approda a Porto Venere con opere nuovissime nate dalla individuale evoluzione di tecnica e di stile pittorico. In tutto 36 lavori (18 di dimensioni 1 m x 1.50 m e altrettanti di 50 cm x 50 cm) che scandiscono come appunti sintetici e incisivi le tappe del suo cammino, in cui si fondono talento e passione. L’ “artista dell’immagine” (Lo Sasso è un celebre fotografo di moda) opera pittoricamente sui suoi scatti. “In queste nuovi lavori – spiega l’autore – ho preferito dare più spazio alla pittura intervenendo con il colore sulla traccia fotografica di base”. Nei percorso seriali “Gemina”, “La dolce vita”, “Enigma”, “Occhi”, “Io ti guardo”, “Respiro” parti e dettagli del corpo femminile vengono esaltati dagli ampi interventi cromatici eseguiti sulla superficie metallica. Svelano, quindi, le sue fonti di ispirazione e mettono in evidenza le linee che attraversano l’insieme della sua opera. Scrive Luciano Caprile, autore del testo critico in catalogo: “Vengono esposte nell’occasione diverse serie articolate di tecniche miste su alluminio che indagano i misteri della seduzione femminile attraverso un approccio di sensazioni, di percezioni adeguatamente sollecitate dalla commistione di immagini figurali (occhi indagatori, volti accennati, capelli al vento, corpi nascenti dalle acque) e di liberi gesti creativi. Il clima che ne deriva alimenta di nuove e inattese “emozioni” l’immaginario di chi osserva”.

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