Dal pesce topo al bianchetto dell’indopacifico, questi alcuni dei prodotti ittici esteri oggetto della maxi operazione di polizia giudiziaria denominata "FLY FISH", conclusa oggi dal personale delle Capitanerie di porto - Guardia Costiera su tutti i punti di importazione nazionale del pescato e nei grossi centri di distribuzione. Controllati aeroporti, magazzini di stoccaggio e scali portuali.
Un impegno, questa prima operazione del 2009, cha ha visto in cinque giorni coinvolti 2.222 uomini e donne dei 291 Comandi territoriali costieri.
Nei 7789 controlli effettuati, sono stati sequestrati oltre 63 mila chilogrammi di prodotto ittico, tra cui circa 7000 chilogrammi di novellame (prodotto ittico sottomisura e di cui ne è, pertanto, vietata la commercializzazione), proveniente dall’area indopacifica, destinato al mercato italiano, ove può essere facilmente spacciato per il più pregiato novellame di sardina nonchè 1200 chilogrammi di pesce topo, rara specie dell’atlantico settentrionale, proveniente dai mari del nord, venduto come "cuoricini di merluzzo", specie ancora priva di "denominazione commerciale" che ne consente la distribuzione sul mercato.
Tenendo ben presente il principio "tolleranza zero", i militari del Corpo hanno operato nell’ambito dell’attività di controllo dell’intera filiera della pesca marittima, in difesa dei consumatori e degli onesti lavoratori del settore.
Un impegno, questa prima operazione del 2009, cha ha visto in cinque giorni coinvolti 2.222 uomini e donne dei 291 Comandi territoriali costieri.
Nei 7789 controlli effettuati, sono stati sequestrati oltre 63 mila chilogrammi di prodotto ittico, tra cui circa 7000 chilogrammi di novellame (prodotto ittico sottomisura e di cui ne è, pertanto, vietata la commercializzazione), proveniente dall’area indopacifica, destinato al mercato italiano, ove può essere facilmente spacciato per il più pregiato novellame di sardina nonchè 1200 chilogrammi di pesce topo, rara specie dell’atlantico settentrionale, proveniente dai mari del nord, venduto come "cuoricini di merluzzo", specie ancora priva di "denominazione commerciale" che ne consente la distribuzione sul mercato.
Tenendo ben presente il principio "tolleranza zero", i militari del Corpo hanno operato nell’ambito dell’attività di controllo dell’intera filiera della pesca marittima, in difesa dei consumatori e degli onesti lavoratori del settore.
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