sabato, marzo 07, 2009

Guardia Costiera: controlli presso le pescherie...


I militari della Guardia Costiera di Sanremo hanno eseguito alcuni controlli presso pescherie e altri esercizi commerciali nell’ambito della consueta vigilanza lungo la filiera della pesca.
In questo caso, il nucleo operativo pesca ha svolto anche dei controlli su strada verificando i camion con celle frigo che trasportano il pescato.
Obiettivo dei controlli verificare, in generale, la tracciabilità dei prodotti ittici attraverso la corretta etichettatura.
Questo tipo di attività consente anche di controllare il rispetto delle taglie minime del pescato (non possono essere catturati e commercializzati esemplari considerati allo stadio giovanile) e la presenza di eventuali frodi perpetrate a danno del consumatore (quando viene venduto un prodotto ittico di minor pregio spacciandolo per un prodotto di qualità più elevata, per esempio pesce ghiaccio cinese che viene venduto al posto del ben più pregiato bianchetto nostrano).
Tre le sanzioni amministrative elevate, di 1166 € ciascuna, per violazione del Decreto ministeriale 27 marzo 2002 su etichettatura e tracciabilità dei prodotti ittici.
In due casi, a carico rispettivamente di una pescheria e di un grossista, entrambi con sede a Sanremo, il prodotto era stato etichettato con una denominazione sbagliata: “totanaccette” al posto di totani. Infatti, sulle etichette, oltre al luogo e metodo di cattura, deve essere anche riportato il nome corretto con il quale la specie può essere commercializzata (e i nomi corretti sono contenuti in un apposito decreto ministeriale).
La terza sanzione è stata elevata a carico di un’associazione di pesca professionale, sempre di Sanremo, che ha immesso in commercio diverse specie di prodotto ittico senza indicare metodo di cattura e provenienza, quindi compromettendone la tracciabilità. In questo caso, i militari della Guardia Costiera hanno scoperto l’illecito proprio verificando a ritroso tutti i passaggi commerciali del prodotto prima di giungere in pescheria, attraverso l’esame delle fatture e relativi documenti di trasporto della merce. E proprio in questo modo si è scoperto l’anello mancante nella filiera.
La tracciabilità e corretta etichettatura dei prodotti ittici è fondamentale a tutela della salute del consumatore, proprio perché consente a quest’ultimo di sapere che cosa sta comprando a fini alimentari (che cosa, dove e come è stato catturato).

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