lunedì, marzo 16, 2009

Coordinamento Imperiese per l'Acqua Pubblica

“Costituzionalizzare il diritto all’acqua e promuovere la cultura di salvaguardia della risorsa”
L'articolo 23 bis della legge 133/08 che definisce il servizio idrico come “servizio pubblico locale di rilevanza economica”, ha di fatto trasformato l'acqua che è bene comune per eccellenza e diritto inalienabile di ogni essere vivente, in una merce, il cui utilizzo e disponibilià viene esclusivamente legata alle logiche di mercato. La sempre più spinta privatizzazione della gestione del ciclo idrico è oggi vista con grande preoccupazione, non solo da comitati, associazioni, cittadini, ma anche da centinaia di Amministrazioni Locali sparse in tutta Italia. Le esperienze delle gestioni private dell'acqua, dal Nord al Sud della nostra penisola, hanno infatti dimostrato la completa perdita del controllo da parte delle Amministrazioni Locali, con il conseguente aumento esponenziale dei costi per le famiglie, la diminuzione sensibile delle manutenzioni ordinarie e staordinarie, i mancati investimenti.
Centinaia di Amministrazioni Locali si sono attivate per porre in essere atti concreti che blocchino questi processi di privatizzazione rivendicando il diritto/dovere di gestire in proprio i servizi pubblici locali, ed in particolare il servizio idrico.
In questo quadro rientra l'atto del Consiglio Comunale di Badalucco, che, nella riunione del 6
Febbraio 2009, con la delibera n. 4 ha deciso di sottoporre all'Assemblea dell'Ambito Territoriale i sottoelencati principi e proposte:
- l'accesso all'acqua come diritto umano universale;
- la proprietà e gestione pubblica del servizio idrico;
- la gestione del servizio idrico come un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, in
quanto servizio pubblico essenziale; - la titolarità dei Comuni a livello di potere di indirizzo e di Controllo dei Consigli Comunali. Fiduciose che la strada intrapresa dal Comune di Badalucco, unitamente ai Comuni di Taggia e Castellaro, possa far riflettere la cittadinanza e le Amministrazioni locali del nostro territorio, le associazioni costituenti il C.Im.a.p. annunciano l'imminente campagna di sensibilizzazione sulla necessità di riconoscere l'acqua come bene pubblico e sui rischi della privatizzazione del servizio idrico.

Nessun commento: