venerdì, marzo 06, 2009

Arte e Astronomia s'incontrano per la festa della donna

Domenica 8 marzo 2009, ad Alassio, nell’Ex Chiesa, alle ore 15.00, si terrà l’osservazione astronomica di Venere, a cura dell'Associazione Astrofili Orione (iscrizione sul posto, tempo permettendo). Il pomeriggio proseguirà, alle 17.00, con la conferenza: "La cometa Lulin osservata a febbraio" a cura di Ugo Ghione.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito degli eventi collaterali di "EtàBeta. L’età di mezzo", la doppia mostra personale di Simone Lammardo e Alessandro Tambresoni curata da Nicola Davide Angerame e realizzata con il patrocinio dell’Assessorato al Turismo e alla Cultura del Comune di Alassio.
"Si tratta di un evento inedito per l’Anglicana – commenta Monica Zioni Assessore alla Cultura e al Turismo di Alassio – dove arte e astronomia s’incontrano in una giornata significativa, come quella della festa della donna, omaggiata con l’osservazione astronomica di Venere. La conferenza spiega il passaggio di Lulin, la cometa che nei giorni scorsi ha ottenuto l’attenzione dei media mondiali".
"Il 2009 è l’anno internazionale dell’astronomia – spiega Nicola Davide Angerame, curatore dell’evento – e con Alessandro Tambresoni, autore di "mappe mentali" esposte in mostra, abbiamo voluto invitare Ugo Ghione in qualità di presidente dell'Associazione Astrofili Orione per riflette in modo concreto sulla vita del cosmo".
"Le comete – spiega Ugo Ghione astrofilo presidente dell'Associazione Astrofili Orione - sono corpi ghiacciati che normalmente si trovano nella grande nube di Oort che è la zona più periferica del sistema solare, la più distante dal sole e quindi la più fredda, una zona compresa fra le 20.000 e le 100.000 Unità Astronomiche, cioè fra i 30 mila e i 15 mila miliardi di chilometri, ad una temperatura di circa - 270°C sotto lo zero. In questa zona così remota si stima che oltre mille miliardi di corpi giacciati si muovono molto lentamente (ad una velocità fra i 300 e i 700 km/h) ed impiegano periodi fra i 3 e i 30 milioni di anni per compiere un giro intero intorno al Sole, da questa nube di corpi ghiacciati proviene la cometa Lulin che probabilmente deviata da un’altra cometa è stata lanciata verso le zone interne del sistema solare.
Fu scoperta l’undici luglio 2007 da Quanzhi Ye, studente dell'Università Sun Yat-sen di Canton (Cina), quando si trovava ancora fra l’orbita di Saturno e quella di Giove e ancora non mostrava la caratteristica chioma ne tanto meno la coda, tanto che inizialmente la si riteneva un asteroide. Solo arrivando nelle zone più interne e calde i materiali ghiacciati hanno cominciato ad evaporare e a costituire prima la chioma e poi la coda di ioni e l’anticoda di polveri. Il colore della cometa appare di un bel verde smeraldo dovuto alla presenza di carbonio molecolare gassoso e di cianogeno un gas velenoso composto da carbonio e azoto che ionizzati emettono luce alla lunghezza d’onda corrispondente al verde.
La cometa ha mostrato nella notte del 4 febbraio un fenomeno di distacco della coda dovuto all’interazione con il vento solare. Il 6 febbraio è passata in prossimità della stella Zuben, la più brillante della costellazione della Bilancia ed anch’essa di un bel colore verde, assai raro fra le stelle poi dal 7 febbraio è diventata visibile ad occhio nudo per raggiungere il massimo della luminosità il giorno 24 quando si trovava a poco più di due gradi da Saturno.
È anche curioso come questa cometa abbia avuto un’orbita molto simile ad un’altra ben più luminosa apparsa nel 1618 e che fu causa di un’accesa disputa fra Galileo e il savonese Orazio Grassi i quali si affrontarono pubblicando varie opere di gran pregio scientifico la maggiore delle quali è senza dubbio il Saggiatore pubblicato da Galileo nel 1623.
La cometa Lulin si sta ora allontanando ed è già nella costellazione del Cancro, il 10 marzo entrerà in quella dei Gemelli e si troverà già oltre l’orbita di Marte, i telescopi maggiori potranno seguirla sicuramente per tutto il 2009 ed anche l’anno prossimo, ma alla fine, dopo aver perso la coda e la chioma raggiunti i luoghi più freddi del sistema solare si renderà invisibile per migliaia se non milioni di anni".
La mostra, ad ingresso libero e con catalogo disponibile gratuitamente, resterà allestita fino al 20 marzo 2009 con il seguente orario: da giovedì a domenica ore 15 – 19.

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