martedì, gennaio 13, 2009

Aperta la stagione invernale dei "Martedì Letterari"



La stagione invernale dei Martedì Letterari del Casinò di Sanremo si è aperta oggi pomeriggio con Franco Cardini e Barbara Frale, ( foto) nell'ambito della conferenza: " I templari: l’enigma, una soluzione negli archivi del Vaticano?". Presentazione del libro:"I templari".
entrambi gli ospiti sono stati introdotti da Ito Ruscigni.
I templari:
Guerrieri e insieme uomini di religione. I templari avevano il compito di proteggere i pellegrini che si recavano ai Luoghi santi. Ma in breve il favore dei papi, dei re cristiani e della gente comune fece di quest’ordine un grande, potente e ricco organismo sopranazionale, che prosperò fino agli inizi del Trecento, quando il re di Francia Filippo il bello, pressato dalla crisi economica, attaccò i Templari per impadronirsi dei loro beni e li pose sotto processo con l’accusa di eresia. Papa Clemente V dovette scegliere se sacrificare l’ordine o rischiare uno scisma con la chiesa di Francia. Il Tempio fu così sospeso. Una storia gloriosa e una fine tragica avvolta nel mistero hanno alimentato per secoli, e ancora alimentano, curiosità e leggende sui Templari; queste pagine dipanano l’intrigo in una narrazione limpida e avvincente, basata su ricerche originali che hanno portato l’autrice a rintracciare il documento che attesta l’assoluzione papale dei cavalieri del Tempio. Una scoperta clamorosa, che ha fatto di questo libro un caso di risonanza internazionale.
L'unico modo per riconoscere se un libro sui Templari è serio è controllare se finisce col 1314, data in cui il loro Gran Maestro viene bruciato sul rogo. Tra i libri che si arrestano a quella data era uscito da Einaudi nel 1991 'I Templari' di Peter Partner.
Ora il Mulino pubblica 'I templari' di Barbara Frale, una studiosa che ha dedicato anni di lavoro e altre opere a questo argomento. Sono meno di 200 pagine, e si leggono con gusto. Ricchissima la bibliografia (seria). Barbara Frale non si scandalizza troppo per certi aspetti successivi del mito templare, anzi ne vede con qualche simpatia certi svolgimenti romanzeschi (ai quali dedica però solo due paginette conclusive), ma solo perché possono suscitare nuove serie ricerche su tanti aspetti ancora oscuri della 'vera' storia dei templari. Per esempio c'era davvero un rapporto tra i Templari e il culto del Graal? Non si può escludere, visto che persino un loro contemporaneo, Wolfram von Eschenbach, ne favoleggiava. Ma osserverei che i poeti, teste Orazio, sono autorizzati a fantasticare, e uno studioso del prossimo millennio che trovasse un film d'oggi che attribuisce a tale Indiana Jones la scoperta dell'Arca dell'Alleanza non avrebbe ragioni per trarre da questa divertente invenzione alcuna conclusione storiograficamente corretta.
Quanto al fatto che però l'antica vicenda non sia ancora del tutto chiara, Barbara Frale accenna ad alcune sue recenti scoperte in archivi vaticani che indurrebbero a vedere in modo nuovo il ruolo della chiesa nel processo. Ma, per lo sconforto di chi ancora oggi esibisce talora un biglietto da visita che lo qualifica come Templare, ricorda che Clemente V, al momento della sospensione dell'ordine, aveva messo fuorilegge qualsiasi tentativo di ripristinarlo senza il consenso pontificio, lanciando addirittura la scomunica contro chiunque utilizzasse il nome e i segni distintivi del Tempio. D'altra parte, nel 1780, argomenti del genere usava Joseph de Maistre per liquidare i neotemplaristi dei tempi suoi. L'ordine templare esisteva in quanto riconosciuto dalla Chiesa e dai vari Stati europei, e come tale è stato formalmente disciolto all'inizio del XIV secolo. Punto. Da quel momento, visto che nessuno ne possiede più il copyright, ciascuno ha il diritto di rifondarlo, nello stesso senso in cui chiunque può dichiararsi sommo sacerdote di Iside e Osiride, e al governo egiziano la cosa non fa né caldo né freddo.

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