“È un paesaggio ligure incantevole e leggiadro, di straordinaria intensità vitale, ricreato fra energica realtà e poetica astrazione. Raffinata interprete per dimensione artistica e intellettuale, Antonella Cotta di fatto ferma sulla tela, entro un sedimentarsi materico, un paesaggio condizionato da una forte connotazione coloristica, sviluppando un discorso pittorico ove la natura è l’elemento primario”.
Così la dottoressa Giorgia Cassini presenta la mostra di Antonella Cotta, l’ultima pittrice ad esporre a Charme féminin, il ciclo di mostre curato dalla stessa Cassini che si è svolto per tutta l’estate nelle Sale d’Arte del Nyala Suite Hotel ideate dall’ingegner Igor Varnero.
L’esposizione verrà inaugurata venerdì 3 settembre alle ore 18. Oltre all’artista, interverranno Giorgia Cassini e Igor Varnero.
Sarà presente anche Paola Forneris, già direttrice della Biblioteca Civica di Sanremo che, per l’occasione, ha preparato uno scritto dedicato al modo di dipingere di Antonella Cotta e all’amicizia con questa pittrice così “versatile” (in allegato).
La mostra è composta da 40 opere dipinte su tela con acrilico, olio e tecnica mista e mette in luce l’evoluzione che la pittura di Antonella Cotta sta subendo, poiché le opere più recenti sono chiaramente astratte, sebbene continuino a richiamare i colori e gli stati d'animo della Liguria.
Giorgia Cassini modulerà la mostra creando un’apposita sezione dedicata proprio a questi ultimi lavori, per godere dell’esperienza visiva nella sua completezza e creare così un raffinato e completo apparato scenografico.
Antonella Cotta nasce il 9 luglio 1954 ad Imperia. Qui vive fino al 1985. Poi si trasferisce a Diano Castello, dove tuttora abita. Inizia a dipingere su seta in occasione della nascita dei suoi figli Nicolò ed Eugenia. Dipinge esclusivamente su seta fino al 2006, anno in cui si dedica ai lavori su tela applicando tecniche miste ad olio ed acrilico. Una delle mostre con le opere su seta è stata ospitata dalla Biblioteca Civica di Sanremo. Questi suoi lavori, per la tonalità dei colori, appaiono come singolari acquerelli, mentre quelli su tela sembrano astratti rispetto al mondo reale.
Ama raffigurare i luoghi che l’hanno particolarmente colpita nei suoi viaggi e i paesaggi della terra ligure. Nei dipinti si delineano colori solari che sono la caratteristica peculiare dei quadri. Considera la pittura un’espressione intimistica che necessita di essere vissuta individualmente e ritiene che si dipinga soprattutto per se stessi.
L’idea di rendere omaggio alla rappresentazione della natura, genere classico dell’arte pittorica riletto in chiave astratta nelle opere di Antonella Cotta, origina dalla consapevolezza che la sua arte e i suoi ideali raccolgono consensi e suscitano entusiasmi.
Antonella propone agli abitanti di Sanremo, ma anche al pubblico più vasto, un equilibrio, una misura suggerita insieme dalla natura e dalla lezione dei grandi maestri del passato.
Una vocazione artistica che è interpretazione dinamica, rivelazione strutturata secondo le leggi del suo linguaggio pittorico, sempre vigoroso e sempre sostenuto dalla ricchezza e dalla violenza del colore. La restituzione del dato naturale come la cura con cui rende lo scintillare improvviso di una luce dorata non sono solo frutto di un’impressione ottica ma traduzione di un’urgenza sentimentale: all’artista interessa cogliere sia l´“hic et nunc”, l’apparenza instabile e fuggevole delle cose, sia il ritrovare la realtà più intima e nascosta vivificata e animata dalla costante carezza della memoria.
«La visione estetica di Antonella Cotta – conclude la curatrice Giorgia Cassini – è quella di un paesaggio ligure che diviene nel suo “fare arte” veduta introspettiva, dilatazione dell’anima. Manca la definizione tradizionale degli spazi: essi sono ridotti ad elementi geometrici, a forme che si giustappongono creando l’idea di una trasformazione continua. Sono opere in cui risalta lo studio dei colori, delle tonalità, della luce, delle forme e dove la scelta da parte dell’artista di una certa immagine della natura o della sua rappresentazione vuole essere il segno di una particolare interpretazione della vita”.
Sino al 30 settembre, presso le Sale d'arte del Nyala Suite Hotel di Sanremo (via Solaro 134).
Orario: tutti i giorni dalle ore 10 alle 19.
Ingresso libero.
Così la dottoressa Giorgia Cassini presenta la mostra di Antonella Cotta, l’ultima pittrice ad esporre a Charme féminin, il ciclo di mostre curato dalla stessa Cassini che si è svolto per tutta l’estate nelle Sale d’Arte del Nyala Suite Hotel ideate dall’ingegner Igor Varnero.
L’esposizione verrà inaugurata venerdì 3 settembre alle ore 18. Oltre all’artista, interverranno Giorgia Cassini e Igor Varnero.
Sarà presente anche Paola Forneris, già direttrice della Biblioteca Civica di Sanremo che, per l’occasione, ha preparato uno scritto dedicato al modo di dipingere di Antonella Cotta e all’amicizia con questa pittrice così “versatile” (in allegato).
La mostra è composta da 40 opere dipinte su tela con acrilico, olio e tecnica mista e mette in luce l’evoluzione che la pittura di Antonella Cotta sta subendo, poiché le opere più recenti sono chiaramente astratte, sebbene continuino a richiamare i colori e gli stati d'animo della Liguria.
Giorgia Cassini modulerà la mostra creando un’apposita sezione dedicata proprio a questi ultimi lavori, per godere dell’esperienza visiva nella sua completezza e creare così un raffinato e completo apparato scenografico.
Antonella Cotta nasce il 9 luglio 1954 ad Imperia. Qui vive fino al 1985. Poi si trasferisce a Diano Castello, dove tuttora abita. Inizia a dipingere su seta in occasione della nascita dei suoi figli Nicolò ed Eugenia. Dipinge esclusivamente su seta fino al 2006, anno in cui si dedica ai lavori su tela applicando tecniche miste ad olio ed acrilico. Una delle mostre con le opere su seta è stata ospitata dalla Biblioteca Civica di Sanremo. Questi suoi lavori, per la tonalità dei colori, appaiono come singolari acquerelli, mentre quelli su tela sembrano astratti rispetto al mondo reale.
Ama raffigurare i luoghi che l’hanno particolarmente colpita nei suoi viaggi e i paesaggi della terra ligure. Nei dipinti si delineano colori solari che sono la caratteristica peculiare dei quadri. Considera la pittura un’espressione intimistica che necessita di essere vissuta individualmente e ritiene che si dipinga soprattutto per se stessi.
L’idea di rendere omaggio alla rappresentazione della natura, genere classico dell’arte pittorica riletto in chiave astratta nelle opere di Antonella Cotta, origina dalla consapevolezza che la sua arte e i suoi ideali raccolgono consensi e suscitano entusiasmi.
Antonella propone agli abitanti di Sanremo, ma anche al pubblico più vasto, un equilibrio, una misura suggerita insieme dalla natura e dalla lezione dei grandi maestri del passato.
Una vocazione artistica che è interpretazione dinamica, rivelazione strutturata secondo le leggi del suo linguaggio pittorico, sempre vigoroso e sempre sostenuto dalla ricchezza e dalla violenza del colore. La restituzione del dato naturale come la cura con cui rende lo scintillare improvviso di una luce dorata non sono solo frutto di un’impressione ottica ma traduzione di un’urgenza sentimentale: all’artista interessa cogliere sia l´“hic et nunc”, l’apparenza instabile e fuggevole delle cose, sia il ritrovare la realtà più intima e nascosta vivificata e animata dalla costante carezza della memoria.
«La visione estetica di Antonella Cotta – conclude la curatrice Giorgia Cassini – è quella di un paesaggio ligure che diviene nel suo “fare arte” veduta introspettiva, dilatazione dell’anima. Manca la definizione tradizionale degli spazi: essi sono ridotti ad elementi geometrici, a forme che si giustappongono creando l’idea di una trasformazione continua. Sono opere in cui risalta lo studio dei colori, delle tonalità, della luce, delle forme e dove la scelta da parte dell’artista di una certa immagine della natura o della sua rappresentazione vuole essere il segno di una particolare interpretazione della vita”.
Sino al 30 settembre, presso le Sale d'arte del Nyala Suite Hotel di Sanremo (via Solaro 134).
Orario: tutti i giorni dalle ore 10 alle 19.
Ingresso libero.
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