Vale la pena di ritornare a qualche giorno di distanza sull'ordine del giorno sul diritto alla studio presentato in Consiglio regionale dal consigliere della Lega Nord Rixi nei giorni scorsi e respinto dalla maggioranza di centrosinistra con l’astensione del PdL e sulle sconcertanti dichiarazioni dei giovani leghisti imperiesi in appoggio a tale iniziativa.
L'O.d.G è l’ennesimo tentativo di creare divisioni tra persone, una volta su base etnica, l'altra su base regionale, oggi tra i giovani che accedono e frequentano l'Università.
In tutto il mondo gli Atenei ricercano e premiano chi ha talento e capacità; invece in Liguria, secondo il consigliere Rixi dovremmo destinare le risorse per il diritto allo studio a chi è ligure da almeno cinque anni; a simile pretestuosa richiesta danno man forte i Giovani Leghisti di Imperia, dimenticando, tra l'altro, le migliaia di loro coetanei liguri che frequentano l'Università a Milano, Torino, Pavia, Padova o nell'Unione Europea tramite il progetto Erasmus (circa due milioni di studenti universitari in vent'anni)
La nostra idea di cultura e di pari opportunità nello studio è un'altra e va ribadita con forza: aprire il sistema universitario e favorire le migliori intelligenze per una Liguria che sappia essere competitiva in Italia e nel mondo intero.
In un mondo sempre più globalizzato, non tener conto di ciò, anzi riproponendo un vecchio mondo fatto di barriere, egoismi, paure, non si aiuta la Liguria ad uscire dalla crisi, ma anzi la si rinchiude dentro un fortino impenetrabile al rinnovamento, allo sviluppo, alla crescita culturale e sociale delle nuove generazioni.
Mi piace concludere con le parole pronunciate dal Segretario regionale del PD Lorenzo Basso:
" Noi crediamo nelle società aperte e dotate di mobilità sociale. Ci spiace che l’idea della Lega sia un’altra, ma per fortuna il medioevo è alle nostre spalle".
Giancarlo Manti (foto)
Vice-capogruppo PD in Consiglio Regionale
L'O.d.G è l’ennesimo tentativo di creare divisioni tra persone, una volta su base etnica, l'altra su base regionale, oggi tra i giovani che accedono e frequentano l'Università.
In tutto il mondo gli Atenei ricercano e premiano chi ha talento e capacità; invece in Liguria, secondo il consigliere Rixi dovremmo destinare le risorse per il diritto allo studio a chi è ligure da almeno cinque anni; a simile pretestuosa richiesta danno man forte i Giovani Leghisti di Imperia, dimenticando, tra l'altro, le migliaia di loro coetanei liguri che frequentano l'Università a Milano, Torino, Pavia, Padova o nell'Unione Europea tramite il progetto Erasmus (circa due milioni di studenti universitari in vent'anni)
La nostra idea di cultura e di pari opportunità nello studio è un'altra e va ribadita con forza: aprire il sistema universitario e favorire le migliori intelligenze per una Liguria che sappia essere competitiva in Italia e nel mondo intero.
In un mondo sempre più globalizzato, non tener conto di ciò, anzi riproponendo un vecchio mondo fatto di barriere, egoismi, paure, non si aiuta la Liguria ad uscire dalla crisi, ma anzi la si rinchiude dentro un fortino impenetrabile al rinnovamento, allo sviluppo, alla crescita culturale e sociale delle nuove generazioni.
Mi piace concludere con le parole pronunciate dal Segretario regionale del PD Lorenzo Basso:
" Noi crediamo nelle società aperte e dotate di mobilità sociale. Ci spiace che l’idea della Lega sia un’altra, ma per fortuna il medioevo è alle nostre spalle".
Giancarlo Manti (foto)
Vice-capogruppo PD in Consiglio Regionale
Nessun commento:
Posta un commento