sabato, ottobre 31, 2009

Guardia Costiera di Sanremo: i dettagli dell'Operazione Xiphias


Nell’ambito di un’operazione di polizia in materia di pesca marittima organizzata a livello nazionale dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto e coordinata – a livello regionale – dal 1^ Centro Controllo Area Pesca presso la Direzione Marittima di Genova, gli uomini della Guardia Costiera di Sanremo hanno effettuato nei giorni dal 26 al 29 ottobre scorsi una serie di verifiche lungo le diverse fasi di pesca e commercializzazione dei prodotti ittici nel territorio di giurisdizione. Nel corso dell’attività, in particolare sono state effettuati controlli presso una rivendita di prodotti di origine asiatica presente in Sanremo che hanno permesso di accertare la violazione della vigente normativa in materia di corretta conservazione dei prodotti ittici destinati alla vendita. Numerosi esemplari ittici, infatti, venivano conservati in cartoni non idonei, in assenza delle previste condizioni igienico/sanitarie, in attesa di essere venduti. Per tale motivo, dopo approfondimenti esperiti in collaborazione con personale del Servizio Sanitario della locale ASL, il prodotto in questione è stato posto sotto sequestro ed il titolare del negozio deferito alla Procura della Repubblica.Nella stessa rivendita, inoltre, sono stati accertati numerosi illeciti amministrativi in materia di tracciabilità dei prodotti, in quanto sulle relative confezioni sono risultati mancanti alcune informazioni previste dalla legge indispensabili per risalire alla provenienza e “legalità” dei prodotti stessi. Le indagini al riguardo proseguiranno anche nei confronti dei fornitori del negozio, aventi sede in altre regioni del Nord Italia, già destinatari di alcune sanzioni amministrative.Per ciascuna infrazione accertata (n. 7) è stata comminata una sanzione amministrativa pari a circa 1166/00 euro. Durante le ispezioni compiute allo sbarco del pescato nel porto Vecchio è stato invece accertato l’utilizzo, da parte di un peschereccio a strascico locale, di una rete aventi maglie con dimensioni irregolari. Mentre la vigente normativa comunitaria prevede infatti che la maglia delle parte terminale della rete (cd “sacco”) non possa essere inferiore a 40 mm. , dalle misurazioni effettuate dal personale militare in banchina la misura media è invece risultata pari a 30 mm. L’intera rete (circa 40 metri) ed il pescato sono stati posti sotto sequestro ed al pescatore è stata contestata una sanzione pari a 2.000/00 euro.I controlli in banchina, inoltre, hanno permesso di appurare la presenza di un esemplare di circa 2,5 Kg di “pinna nobilis” – il più grande bivalve presente nel Mar Mediterraneo – specie protetta. Il mollusco, ancora vitale, era stato probabilmente abbandonato alla vista dei militari impegnati nell’attività di polizia ed è stato immediatamente da quest’ultimi rigettato in mare. Nel corso dei controlli esperiti presso un supermercato di Arma di Taggia, inoltre, è stato elevato un verbale amministrativo – per un importo pari sempre a 1166/00 euro – per errate informazioni fornite nella vendita di esemplari di pesce spada, nome latino “xiphias gladius”, da cui il nome dell’intera operazione.Particolare attenzione, infatti, è stata posta nelle verifiche riguardanti detta tipologia di prodotto ittico in quanto è tuttora in corso – e terminerà il 30 novembre p.v. – il fermo pesca assoluto del pesce spada in tutto il Mar Mediterraneo. Rimane sempre alto il livello di attenzione riservato dalla Guardia Costiera di Sanremo nell’attività di polizia circa il rispetto della normativa in materia di pesca marittima in quanto condotte illecite quali quelle accertate durante le recenti verifiche producono danni irreparabili alla tutela delle risorse ittiche (come nel caso delle reti irregolari) nonché serie compromissioni al diritto di informazione che deve sempre essere garantito al consumatore finale in merito alle caratteristiche fisiche e di provenienza del prodotto, elementi preziosi per garantire la sicurezza alimentare nel settore.

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