mercoledì, luglio 22, 2009

Presidio della Coldiretti all'Autoporto e controlli alla Barriera Autostradale di Ventimiglia






Come annunciato ampiamente dalla Coldiretti oggi è stato effettuato presso l'Autoporto di Ventimiglia, in sinergia con le forze dell'ordine, un presidio per salvaguardare la produzione italiana, e per garantire soprattutto ai consumatori la trasparenza circa la provenienza dei prodotti. Da tempo ormai l'organizzazione si batte perché la provenienza venga dichiarata chiaramente sull'etichetta. Risultati importanti sono già stati ottenuti per quanto riguarda l'olio d'oliva, ma la battaglia continua, e le motivazioni sono semplicissime: il prodotto italiano significa più sicurezza perché è controllato e garantito; aiutare i produttori italiani, e soprattutto quelli liguri, vuol dire aiutarli anche a salvaguardare il territorio e le tradizioni, e quindi preservare i paesaggi e fare più attenzione all’ambiente.Oggi purtroppo ancora troppi prodotti vengono spacciati per italiani senza esserlo: un pacco di pasta su 3, due cartoni di latte su 3 e due prosciutti su 3, ad esempio. E' quindi indispensabile separare sugli scaffali dei supermercati il Made in Italy vero, prodotto dagli agricoltori italiani; indicare obbligatoriamente in etichetta l’origine di tutti gli alimenti ed essere in grado di conoscere quali e quanti prodotti entrano nel nostro Paese e da dove arrivano. La provincia di Imperia ha partecipato attivamente agli appuntamenti previsti localmente in occasione della settimana di mobilitazione che ha avuto inizio lunedì 20 luglio. Tra i vari aspetti che la Coldiretti ha voluto sottolineare, spicca il problema del latte. Il problema maggiore è relativo al prezzo alla stalla, troppo lontano da quello praticato al consumo. La Coldiretti sostiene la necessità di realizzare la “filiera corta”, eliminando sprechi a tutto vantaggio degli allevatori e dei consumatori.
Nelle foto il presidio di oggi all'Autoporto della Coldiretti ed i controlli delle forze dell'ordine alla Barriera Autostradale di Ventimiglia, i militari si sono avvalsi anche dell'unità cinofila.

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