Un orgoglio per il Liceo Andrea D’Oria e per tutta Genova. Giulia Bandera, Mattia Mariotti, Luca Sorrenti, Anna Maria Gnecco, Stefano Parodi, Ilaria Di Mola, Daniele Ferrara, Giovanni Cremonini ed Enrica Pittaluga, classe ’92-‘93, studenti modello del blasonato liceo classico, a vederli sembrano ragazzi come tanti: sguardi da sognatori e progetti in tasca che però, al contrario di molti coetanei, sono riusciti a portare al Parlamento europeo dei Giovani, organismo indipendente e apartitico, con varie sedi in tutta Europa, costituito al fine di promuovere il confronto fra ragazzi di nazionalità diverse. Già, perché i nove “cervelli” made in Genova, grazie alla supervisione del prof. di filosofia Luca Barberis, nel 2009 hanno presentato, al bando per entrare nell’organismo internazionale, una risoluzione simile a quelle approvate dal Parlamento “dei grandi” di Strasburgo, con tema “Integrazione fra Europa e religione islamica”, come prevedeva il concorso . La risoluzione dei nove ragazzi, distintasi per originalità e concretezza, non solo ha trionfato alla fase Nazionale tenutasi a Volterra nel 2010, dove il progetto è stato “difeso” dai genovesi all’interno del dibattito fra le proposte dei licei più importanti d’Italia, ma, nell’aprile del 2011, è arrivata fino ad Atene.
Nella capitale greca, infatti, si è svolta la prima “Internazionale” del Parlamento europeo dei giovani: i “magnifici nove”, avendo sbaragliato la concorrenza degli altri istituti italiani, sono diventati a tutti gli effetti rappresentanti dell’Italia. Dal 15 al 24 Luglio 2011, a Grenoble in Francia, è andata in scena la seconda riunione “Internazionale”. Ragazzi di tutte le nazionalità hanno fatto gruppo, interagendo fra loro e proponendo idee. Mattia Mariotti, per esempio, durante la kermesse, ha curato il tema della reggenza governativa bosniaca, mentre Giulia Bandera ha spostato i riflettori sullo sviluppo economico all’indomani delle rivoluzioni in Medio Oriente e sulla cultura europea. Ma il viaggio dei nove genovesi è appena cominciato.
"Tutto è nato quasi per gioco – ha spiegato Mattia Mariotti – ma quando il nostro progetto sull’integrazione Islam-Europa ha riscosso successo, abbiamo capito che si poteva arrivare lontano. Le riunioni internazionali sono davvero emozionanti perché offrono la possibilità di interagire con ragazzi di svariate nazionalità. Il prossimo anno ci sarà la terza e ultima “Internazionale”.
"La terza ed ultima riunione internazionale si svolgerà nel 2012 ad Amsterdam, a Tallinn o Istanbul. La location sarà scelta fra queste tre splendide città. Cosa succederà dopo? Verrà indetto un nuovo bando per accedere al Parlamento Europeo dei Giovani, ma non verremo “sfrattati” perché, con tutta probabilità, ci occuperemo del piano organizzativo della manifestazione. Anche se adesso, vissuta questa splendida esperienza, la nostra priorità è continuare gli studi".
Nella capitale greca, infatti, si è svolta la prima “Internazionale” del Parlamento europeo dei giovani: i “magnifici nove”, avendo sbaragliato la concorrenza degli altri istituti italiani, sono diventati a tutti gli effetti rappresentanti dell’Italia. Dal 15 al 24 Luglio 2011, a Grenoble in Francia, è andata in scena la seconda riunione “Internazionale”. Ragazzi di tutte le nazionalità hanno fatto gruppo, interagendo fra loro e proponendo idee. Mattia Mariotti, per esempio, durante la kermesse, ha curato il tema della reggenza governativa bosniaca, mentre Giulia Bandera ha spostato i riflettori sullo sviluppo economico all’indomani delle rivoluzioni in Medio Oriente e sulla cultura europea. Ma il viaggio dei nove genovesi è appena cominciato.
"Tutto è nato quasi per gioco – ha spiegato Mattia Mariotti – ma quando il nostro progetto sull’integrazione Islam-Europa ha riscosso successo, abbiamo capito che si poteva arrivare lontano. Le riunioni internazionali sono davvero emozionanti perché offrono la possibilità di interagire con ragazzi di svariate nazionalità. Il prossimo anno ci sarà la terza e ultima “Internazionale”.
"La terza ed ultima riunione internazionale si svolgerà nel 2012 ad Amsterdam, a Tallinn o Istanbul. La location sarà scelta fra queste tre splendide città. Cosa succederà dopo? Verrà indetto un nuovo bando per accedere al Parlamento Europeo dei Giovani, ma non verremo “sfrattati” perché, con tutta probabilità, ci occuperemo del piano organizzativo della manifestazione. Anche se adesso, vissuta questa splendida esperienza, la nostra priorità è continuare gli studi".
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