domenica, marzo 08, 2009

Eletto il Segretario della neonata Associazione nazionale installatori canne fumarie

Il genovese Giovanni Cardamone (nella foto) fondatore e responsabile dell’azienda AZ Camini Srl (via Pedullà 95, www.azcamini.it), che da anni si occupa di pulizia delle canne fumarie, oltre che di installazioni e di termografie seguendo le ultimissime innovazioni della tecnica, è stato di recente nominato Segretario Nazionale dell’ANIC - Associazione Nazionale Installatori Canne Fumarie (Internet: www.anic-italia.it), una realtà sorta alla fine del 2008 per raggruppare una quarantina di professionisti in tutta la penisola, allo scopo di rieducare tutta la categoria e di portare un contributo importante alla stesura delle nuove normative. Cardamone è Segretario Nazionale di una struttura che annovera nel proprio Consiglio Direttivo illustri professionisti: il Perito Industriale Marco Martinetto; il Perito Industriale Davide Basilico; il Dottor Marco Carabelli; il Perito Industriale German Puntscher; il Perito Industriale Giacomo Molteni; la Dottoressa Ramona Brivio e il Dottor Davide Baldi. L’ANIC, la cui sede centrale è stata collocata a Castellanza, in provincia di Varese, si presenterà ufficialmente al pubblico e alle istituzioni Venerdì 13 Marzo 2009 a Milano. Al centro dei lavori ci sarà il convegno "L’evoluzione della canna fumaria: normative ed opportunità": evento di settore che si terrà presso il Cosmo Hotel Palace a Cinisello Balsamo, alle porte di Milano, dalle ore 15, appuntamento aperto a tutti i professionisti del settore canne fumarie. Il convegno tematico vedrà la presenza di numerosi relatori autorevoli, che presenteranno il nascere dell’ANIC. Tra gli interventi confermati si vedrà la presenza di Luca Falco, Presidente Nazionale Manutentori Bruciatoristi di Confartigianato e Dante Bozzetto, Presidente Assocosma, Associazione Costruttori Stufe in Maiolica. "L’ANIC - spiega Giovanni Cardamone - è un’associazione no profit formata da installatori, risanatori e progettisti di canne fumarie operanti su tutto il territorio nazionale. L’associazione offrirà ai propri iscritti l’assistenza legale, amministrativa e tecnico normativa per affrontare le diverse problematiche che si possono presentare sul territorio nazionale. L’obiettivo principale è quello di avere sistemi fumari sempre più sicuri e realizzati secondo le nuove Normative vigenti in materia, attraverso la certificazione del marchio di qualità IQC per i soci installatori iscritti". ICQ è l’acronimo di Installatore Qualificato di Canne Fumarie. Attraverso l’uso del marchio si vuole garantire ai propri associati di distinguere la propria professionalità ed affidabilità. Obiettivo di ANIC è la valorizzazione del certificato IQC nelle principali normative del settore. "L’installatore iscritto all’ANIC - prosegue Cardamone - può ottenere la certificazione ICQ attraverso un percorso formativo tecnico e di gestione aziendale. L’Associazione vuole qualificare tutti i soci con il marchio di qualità IQC garantendo una maggiore professionalità e preparazione. Attraverso il proprio Consiglio Direttivo, l’Associazione sarà presente presso gli organi principali di Normalizzazione del territorio ed in tutti quei sistemi Nazionali che regolamentano l’evacuazione dei fumi da combustione". Sono sempre di più, secondo il Segretario Nazionale, i casi di infortuni e incendi, dovuti alla cattiva manutenzione delle canne fumarie. "Secondo le statistiche in nostro possesso soltanto il dieci per cento di tutte le canne fumarie in Italia viene controllato regolarmente. Tutte le altre sono più o meno bisognose di manutenzione". L’ANIC intende appunto portare un messaggio il più positivo possibile in questo senso. L’idea di associarsi consente agli installatori di canne fumarie di poter contare su una maggiore forza: "Partecipiamo di diritto - dice Cardamone - al Gruppo Misto Camini, un organismo riconosciuto dal CIG (Comitato Italiano Gas) che si occupa di stesura di norme tecniche afferenti al nostro campo. Così l’ANIC diventa a pieno titolo un interlocutore a livello istituzionale". Associarsi è particolarmente semplice: basta compilare e restituire alcuni moduli, anche via Internet, e pagare una modica quota annuale. Prossimo obiettivo, la creazione, prima in ogni regione e quindi in ogni provincia, di comitati specifici dell’ANIC, in modo da poter garantire una certa capillarità sul territorio nazionale. Intanto, Cardamone rivolge un primo appello alle istituzioni: "Gran parte dei tetti su cui lavoriamo andrebbero messi in sicurezza, perché nelle attuali condizioni non lo sono". Il riferimento è alle cosiddette "linee di vita": una serie di cavi fissi, sostenuti da appositi ganci murati alle pareti dei palazzi, che consentono di lavorare in sicurezza, perché ogni persona che sale sui tetti si "imbraga" in queste strutture e previene così il rischio di cadute.

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