Disco verde della Regione Liguria all’aglio di Vessalico- piccolo borgo della Valle Arroscia, nell’Imperiese- che ambisce a ottenere la Dop- Denominazione di origine protetta dall’Unione Europea. La giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Agricoltura Giovanni Barbagallo, ha approvato la richiesta. Un atto previsto dalle procedure nazionali che conclude un iter cominciato lo scorso anno.
In realtà, il rapporto della Regione Liguria con i produttori di aglio cominciò negli anni scorsi, sostenendo le iniziative per la coltivazione e la valorizzazione del raccolto.
Il dinamismo degli agricoltori del comprensorio “Vessalico” ha poi fatto il resto, inserendo la produzione nei Presidii Slow Food e nell’Elenco nazionale dei prodotti tradizionali e ottenendo per l’aglio di Vessalico la certificazione del Metodo Biologico.
“A questo punto- afferma l’assessore Giovanni Barbagallo- la palla passa al Ministero. Sono particolarmente contento di portare a compimento- spero- un processo così significativo e importante per l’aglio di Vessalico, una delle eccellenze liguri. La Dop sarebbe un grande riconoscimento anche per il mondo agricolo di tutta la vallata”.
Della Cooperativa “A Resta” che produce l’aglio di Vessalico in attesa della Dop fanno parte 32 produttori.
L’aglio di Vessalico al confronto con i diversi agli nazionali analizzati, nel corso delle analisi sensoriali svolte nei mesi scorsi nei laboratori di analisi del centro di Agrometereologia Applicata della Regione Liguria, ha evidenziato quelle caratteristiche di fragranza e delicatezza che lo hanno reso famoso e unico in Italia e all’estero.
In realtà, il rapporto della Regione Liguria con i produttori di aglio cominciò negli anni scorsi, sostenendo le iniziative per la coltivazione e la valorizzazione del raccolto.
Il dinamismo degli agricoltori del comprensorio “Vessalico” ha poi fatto il resto, inserendo la produzione nei Presidii Slow Food e nell’Elenco nazionale dei prodotti tradizionali e ottenendo per l’aglio di Vessalico la certificazione del Metodo Biologico.
“A questo punto- afferma l’assessore Giovanni Barbagallo- la palla passa al Ministero. Sono particolarmente contento di portare a compimento- spero- un processo così significativo e importante per l’aglio di Vessalico, una delle eccellenze liguri. La Dop sarebbe un grande riconoscimento anche per il mondo agricolo di tutta la vallata”.
Della Cooperativa “A Resta” che produce l’aglio di Vessalico in attesa della Dop fanno parte 32 produttori.
L’aglio di Vessalico al confronto con i diversi agli nazionali analizzati, nel corso delle analisi sensoriali svolte nei mesi scorsi nei laboratori di analisi del centro di Agrometereologia Applicata della Regione Liguria, ha evidenziato quelle caratteristiche di fragranza e delicatezza che lo hanno reso famoso e unico in Italia e all’estero.
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