E' proprio così ora è di moda il burlesque e nel capoluogo lombardo ha aperto una prima scuola dedicata al genere, 'school of burlesque' di Mitzi Von Wolfgang. La scuola però non riesce a soddisfare tutte le richieste in corso. L'interesse è nato dopo l'esibizione al Festival di Sanremo di Dita Von Teese e la presentazione a Cannes del film di Mathieu Amalric, Tournee'. (foto) Dita, nativa del Michigan, figlia di un'estetista e di un operaio, sviluppa fin da piccola una particolare passione — influenzata dalla madre — per il cinema e i musicali in Technicolor degli anni quaranta. Affascinata dalla Old Hollywood, Dita inizia a immedesimarsi nelle sue dive preferite facendo spesso uso di abbigliamento retró. Iniziò a praticare danza classica, la sua prima aspirazione fu quella di diventare ballerina. In seguito si servirà di questa preparazione nei suoi spettacoli di genere burlesque, ballando en pointe.A dodici anni si trasferì nella Contea di Orange, in California, con i genitori e le due sorelle. Da adolescente, la madre la portò a comprare il suo primo reggiseno, di semplice cotone bianco, e le diede un uovo di plastica contenente dei collant color carne. Incredibilmente delusa, iniziò a pensare di trovarsi un lavoro per poter comprare la lingerie che sognava: lei avrebbe desiderato vestiti con merletti e calze simili a quelle viste dalle sue attrici preferite e nelle riviste di Playboy del padre. A quindici anni iniziò a lavorare in un negozio di biancheria intima come commessa. Il lavoro le permetterà di comprarsi tutti i gingilli da lei desiderati per esaltare la sua femminilità. La passione per i vestiti vintage la porta a specializzare il suo studio al College in storia della moda, abbandonata l'idea di diventare una ballerina, Dita voleva diventare costumista per spettacoli e cinema.
Il nome Dita è riferito all'attrice tedesca degli anni '20 Dita Parlo.
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