Rispondiamo all’UDC che vogliamo governanti che abbiano a cuore i diritti di tutti i liguri, anche delle persone lgbt, prima dei diktat del vaticano
Si è svolto ieri a Genova un incontro dell’UDC con la società civile. Casini ha dichiarato di aspettarsi impegni forti e grandi cambiamenti da chi vuole allearsi con il suo partito alle prossime elezioni regionali. E tra le possibili merci di scambio, la richiesta del partito ultracattolico sarebbe quella di non occuparsi più di leggi contro le discriminazioni omofobiche e transfobiche, come quella appena approvata dal Consiglio Regionale.
“Casini abbastanza chiaramente chiede agli altri partiti liguri di cancellare la lotta alle discriminazioni e all'omofobia per l'alleanza con il suo partito.” – dichiara il segretario nazionale Arcigay Riccardo Gottardi – “è da più di 10 anni che veniamo sacrificati dal centrosinistra in favore delle alleanze con i cattolici e ne abbiamo francamente le tasche piene. Non è possibile ritrovarci oggi ad essere dieci anni nel passato. Siamo molto preoccupati che chiunque vinca le prossime regionali sia comunque schiavo degli aut-aut dell’UDC.”
“Vogliamo ricordare che Casini, il coordinatore regionale Monteleone e tutto l'UDC sono gli uomni dei no continui, a partire dal paragone offensivo dell’orientamento sessuale con la zoofilia, la necrofilia e la pedofilia” – aggiunge Valerio Barbini presidente Arcigay Genova L’Approdo – “Inizino anche a dire dei sì se vogliono candidarsi a governare tutti i liguri, anziché fare solo gli interessi del Vaticano. La legge contro le discriminazioni è uno dei tanti traguardi di civiltà della nostra Regione e loro ci vorrebbero riportare al medioevo e fuori dall'Europa.”
“Paradossalmente” – conclude Barbini – “su molte cose, come i diritti dei migranti e il sostegno alle famiglie numerose, potremmo anche trovarci d'accordo con l'UDC se non le affrontassero in modo ideologico. Quando vorranno fare un confronto serio sulla lotta all’omofobia e alla transfobia, noi ci saremo.”
Si è svolto ieri a Genova un incontro dell’UDC con la società civile. Casini ha dichiarato di aspettarsi impegni forti e grandi cambiamenti da chi vuole allearsi con il suo partito alle prossime elezioni regionali. E tra le possibili merci di scambio, la richiesta del partito ultracattolico sarebbe quella di non occuparsi più di leggi contro le discriminazioni omofobiche e transfobiche, come quella appena approvata dal Consiglio Regionale.
“Casini abbastanza chiaramente chiede agli altri partiti liguri di cancellare la lotta alle discriminazioni e all'omofobia per l'alleanza con il suo partito.” – dichiara il segretario nazionale Arcigay Riccardo Gottardi – “è da più di 10 anni che veniamo sacrificati dal centrosinistra in favore delle alleanze con i cattolici e ne abbiamo francamente le tasche piene. Non è possibile ritrovarci oggi ad essere dieci anni nel passato. Siamo molto preoccupati che chiunque vinca le prossime regionali sia comunque schiavo degli aut-aut dell’UDC.”
“Vogliamo ricordare che Casini, il coordinatore regionale Monteleone e tutto l'UDC sono gli uomni dei no continui, a partire dal paragone offensivo dell’orientamento sessuale con la zoofilia, la necrofilia e la pedofilia” – aggiunge Valerio Barbini presidente Arcigay Genova L’Approdo – “Inizino anche a dire dei sì se vogliono candidarsi a governare tutti i liguri, anziché fare solo gli interessi del Vaticano. La legge contro le discriminazioni è uno dei tanti traguardi di civiltà della nostra Regione e loro ci vorrebbero riportare al medioevo e fuori dall'Europa.”
“Paradossalmente” – conclude Barbini – “su molte cose, come i diritti dei migranti e il sostegno alle famiglie numerose, potremmo anche trovarci d'accordo con l'UDC se non le affrontassero in modo ideologico. Quando vorranno fare un confronto serio sulla lotta all’omofobia e alla transfobia, noi ci saremo.”
Nessun commento:
Posta un commento