mercoledì, ottobre 05, 2011

I Fioristi della Confcommercio Imperia a Milano al Convegno contro l’abusivismo commerciale e concorrenza sleale

Una delegazione del Gruppo Fioristi della Confcommercio – Imprese per l’Italia della provincia di Imperia ha partecipato Lunedì 3 Ottobre all’importante convegno nazionale – organizzato dalla Federfiori Confcommercio – dal titolo: “Abusivismo, vendite benefiche: abbiamo ancora un futuro?”
Il tema dell’abusivismo commerciale e delle vendite benefiche “incontrollate” sta creando – ormai da anni – grandi disagi al commercio al dettaglio di fiori e piante. A tal fine la Federfiori Nazionale ha sollecitato l’intervento della Regione Lombardia – quale capofila – per la stesura di una Legge Regionale che preveda “norme per la valorizzazione del commercio floreale – disciplina delle “vendite temporanee” su suolo pubblico da parte di enti non commerciali”.
La bozza di Legge, redatta dallo Studio Legale Chiessi di Milano - per conto della Federfiori - è stata presentata durante il Convegno e sarà discussa a breve dal Consiglio Regionale della Lombardia.
Le novità importanti riportate nella bozza di Legge sono:
• turnazione dei diversi settori merceologici oggetto delle vendite benefiche;
• il rispetto della libera concorrenza, trasparenza di mercato e la libertà di impresa;
• la disciplina dello svolgimento di “vendite temporanee” di fiori e piante promosse da Enti non lucrativi a finalità benefica;
• l’individuazione di aree da destinarsi all’esercizio delle “attività temporanee di vendita” su suolo pubblico da parte di enti non commerciali;
• regolamentazione al numero di “vendite temporanee” durante l’anno.
Regina Mognol, presidente provinciale del Sindacato, esprime vivo apprezzamento per l’iniziativa della Federazione Nazionale: “il problema dell’abusivismo e della concorrenza sleale esiste. L’abusivismo è già regolato dal Testo Unico sul Commercio e quindi si tratterebbe solo di far rispettare le Leggi vigenti. Per quanto riguarda invece le vendite temporanee da parte di Onlus, la categoria non è affatto contraria a vendite il cui ricavato vada in beneficenza, anzi siamo convinti del ruolo fondamentale delle Onlus per il reperimento di fondi a favore della Ricerca. L’unica obiezione che facciamo è che queste raccolte fondi si fanno – puntualmente – in concomitanza con ricorrenze particolari (Festa della Mamma, Pasqua, S. Valentino, etc…) e sempre per lo stesso genere di prodotto: fiori e/o piante. Ci sono un’infinità di prodotti che possono essere venduti per fare beneficenza.
Oppure: perché le Onlus non ci contattano e ci propongono una convenzione attraverso la quale sono le attività commerciali che vendono i prodotti e poi devolvono in beneficenza alla Onlus proponente il ricavato?
Alcuni colleghi, nei periodi festivi, si trovano a dover fare i conti con banchetti di vendita di fiori e piante posizionati di fronte al proprio esercizio, a meno di 20 metri.
Ribadendo la massima stima per chi è promotore di iniziative di beneficenza e sottolineando la massima disponibilità ad un confronto costruttivo, riteniamo che sia obbligatorio porre in atto una regolamentazione.
Attendiamo, quindi, l’iter della Regione Lombardia per poi iniziare un dialogo speculare con la Regione Liguria.
Concludo sottolineando l’importanza del negozio al dettaglio di fiori e piante, perché il nostro ruolo non è solo quello di “vendere un fiore”, ma è quello di trasformare un sentimento in un prodotto tangibile.

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