mercoledì, novembre 03, 2010

ACQUISTATI 50 CARRI DI ULTIMA GENERAZIONE CON ASSILI RINFORZATI. IL 2010 SI CHIUDERÀ CON VENTI MILIONI DI EURO DI FATTURATO

VTG Italia compie un’operazione assolutamente in controtendenza in tempi di recessione, investe in carri ferroviari e nella sicurezza. Nei giorni scorsi, la società – filiazione italiana del gruppo con casa madre in Germania - ha acquistato 50 carri di ultima generazione, da 120 metri cubi e con assili rinforzati da 22,5 tonnellate, per il trasporto di GPL, con un investimento attorno ai 4 milioni di euro. «Abbiamo deciso di investire - affermano i vertici societari - perché crediamo fortemente nelle forme di trasporto “pulite” come quelle su rotaia. Quanto alla sicurezza, contiamo molto nel contributo che il Ministero dei Trasporti, l’ANSF - Agenzia Nazionale Servizi Ferroviari e i Vigili del Fuoco sapranno dare al Governo per l’emanazione di leggi ad hoc, in grado di migliorare la sicurezza del trasporto, in un’ottica di rispetto ed applicazione delle normative internazionali in materia». VTG Italia Srl (che ha sede generale a Milano, in Piazzale Cadorna 4, ma anche un ufficio a Genova, in Via Colombo 5/2, tel. 010 550101) si appresta a chiudere il 2010 con un fatturato di oltre 5 milioni di euro per quanto riguarda il settore trasporti GPL e di venti milioni di euro complessivi per il settore trasporti e noleggi. Numeri importanti, anche perché VTG ha saputo tener fronte al blocco delle spedizioni da parte della Francia, durato per un mese. Dati che confermano l’azienda come leader nel settore. Importanti gli investimenti sulla sicurezza fatti in proprio: VTG, infatti, sta facendo revisionare tutte le valvole di tutti i carri per il trasporto di GPL, dotandole di un sistema di chiusura rapida automatica; sta svecchiando la flotta dei carri per trasporto di merce pericolosa con una sostituzione programmata dei carri più anziani; sta sostituendo gli assi dei carri più vecchi con assi più potenti, da 22,5 tonnellate per asse al posto di quelli da 20 tonnellate, senza chiedere l’innalzamento delle portate. «L’acquisto dei cinquanta carri - commenta il Dr. Enrico Torre, Wagon Hire Division Manager di Vtg Italia - rientra perfettamente in questa politica. Ma auspichiamo che anche le Imprese Ferroviarie siano disponibili a investire per migliorare ed incrementare il trasporto ferroviario delle merci, in termini di dedica di maggiori risorse a questo segmento del ferroviario. Così come ci si augura che tutte le Autorità preposte, il Ministero dei Trasporti ed il Ministero degli Interni, promulghino regole chiare, non vessatorie e non discriminanti, possibilmente condivise con tutti gli attori del trasporto ferroviario delle merci, in primis i detentori di carri, figura purtroppo non ancora riconosciuta in Italia. Infine il Ministero delle Finanze, pur nell’oculata gestione necessaria al delicato momento economico, dovrebbe dedicare risorse mirate al rilancio del trasporto ferroviario delle merci e non provvedimenti a pioggia che poco aiutano il sistema». VTG Italia, in particolare, auspica un chiarimento rapido su alcuni atteggiamenti presi dagli enti od organi preposti alla sorveglianza della sicurezza del trasporto ferroviario, ad esempio: controllo delle “supposte” perdite di merci pericolose da carri ferroviari “misurate” da operatori di Rete Ferroviaria Italiana, confermate dai Vigili del Fuoco con blocco dei carri, quasi mai validate dai successivi interventi delle squadre di emergenza dei detentori dei carri. La base sarebbe l’indicazione precisa di una soglia minima di allarme, che per il GPL ad esempio potrebbe essere quella di 10.000 ppm al minimo, ovvero 1% di concentrazione, ben al di sotto del limite di esplosività; formazione dei verificatori delle Imprese Ferroviarie, che ormai etichettano e bloccano i carri merci con etichettature che definire fantasiose non è offensivo; molti carri devono essere mandati in officina per riparazioni e controlli, che poi si accertano inesistenti; il tutto con conseguente mancato utilizzo dei carri per mesi e mesi.

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