Il 2009 resterà negli annali dei casinò italiani come un anno davvero difficile che si chiude con un decremento medio del 7,53%, indice della crisi ancora in atto e della congiuntura negativa. Le case da gioco hanno risposto con tutta una serie di investimenti: Saint Vincent ha stanziato 65 milioni di euro, Campione 120 milioni , Venezia 45 milioni di euro, Sanremo ha affrontato la sfida senza investimenti cercando di sopperire con una variegata offerta di gioco e con una mirata politica dell’accoglienza alla razionalizzazione estrema delle spese.I risultati sono arrivati comunque . Il Casinò di Sanremo è riuscito a chiudere il 2009 con 79 milioni di incasso attestandosi al 5,69% di decremento rispetto all’anno precedente, recuperando in un anno 10 punti percentuale dal negativo. Seguono la casa da gioco di Saint Vincent con un decremento del 7,61 e Venezia con un -11,57% sempre rispetto al 2008. Campione, invece, ha chiuso il 2009 con un decremento del 2,53% , nonostante il forte impiego di elementi finanziari.
“ Abbiamo cercato di utilizzare al meglio le risorse esistenti”- spiega il presidente del Casinò di Sanremo, Donato Di Ponziano- “ e ci siamo attestati due punti percentuali sopra la media nazionale, che purtroppo è ancora di segno negativo. Campione ha fatto meglio potendo anche usufruire di 120 milioni di euro di investimenti, che rappresentano un valido sostegno per qualsiasi azienda. Siamo comunque moderatamente soddisfatti per essere riusciti a superare la previsione d’incassi e per aver mantenuto la posizione rispetto agli altri casinò. Non possiamo competere in termini numerici per introiti in rapporto al bacino di utenza, ma abbiamo dato prova di gestione oculata e rispondente alle esigenze della clientela. Il 2010 è partito con segnali positivi per incassi e presenza, l’azienda Casinò lavorerà per confermarli.”
Nessun commento:
Posta un commento