Ho ascoltato, guardando il TG 5 la storia di un cane, un pastore tedesco, che era stato adottato, salvato dal canile quando era un cucciolo, poi dopo due anni fu rapito e per tre anni, ha percorso 600 chilometri fino a lacerarsi i polpastrelli, ma alla fine è riuscito a tornare a casa, dal suo padrone. Si chiama Rocky: era stato preso quando era un cucciolo da un cittadino siriano Ibrahim Fwal, che vive da tempo a Carrara. I due, stavano insieme erano inseparabili. Tre anni fa, durante una gita al mare, un gruppo di zingari rubò il cane. Ibrahim non ha mai smesso di cercarlo e ha messo annunci sui giornali, e affisso volantini. Rocky, sfuggito dai rapitori, nel frattempo era stato adottato da una famiglia di Salerno, che gli aveva attaccato una targhetta al collare, con nome e numero telefonico di riferimento in caso di smarrimento. Nei giorni scorsi, l'epilogo della storia. Rocky è nuovamente scappato, dalla nuova famiglia, ha fatto tanta strada, è stato trovato a Pisa da alcuni volontari, che hanno chiamato la famiglia salernitana. Poi, grazie al tatuaggio, sono riusciti a scoprire l'identità del vero padrone, che ha potuto riabbracciare il suo fedele amico a quattro zampe, che per andare da Salerno a Pisa aveva percorso 600 chilometri. Quando lo hanno trovato i volontari, Rocky aveva i polpastrelli laceri e sanguinanti. Ancora incredulo Ibrahim, e non smette di accarezzare il suo cane che ha fatto di tutto per tornare a casa.
Nessun commento:
Posta un commento