venerdì, gennaio 29, 2010

GRANDE PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI ALL'INCONTRO ORGANIZZATO DALL'ANACI PER METTERE IN GUARDIA SUI RISCHI DELLA NUOVA PROPOSTA DI LEGGE

Si è svolta Giovedì 28 Gennaio 2010 presso il Centro Convegni di Iride Mercato l'incontro tra il comitato genovese dell’Anaci - Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari e i cittadini genovesi in merito alla nuova proposta di riforma presentata dal governo in tema di condomini. L'evento, promosso con il patrocinio di Comune e Provincia di Genova e in collaborazione con Iride Mercato, ha voluto mettere in guardia i cittadini sullo scenario che si profila nel caso in cui la proposta divenga legge. “Questa proposta di legge cambia radicalmente il ruolo dell'amministratore ed anche la posizione del condomino. In caso di mancanza di quote d'amministrazione l'amministratore avrà l'obbligo di fare ingiunzioni e il tempo massimo per pagare sarà di quattro mesi. Ci sarà l'obbligo di creare un conto corrente per i spostamenti di denaro e non si potranno più fare deleghe all'amministratore per non partecipare alle riunioni di condominio. Inoltre quella dell'amministratore diventerà una vera e propria professione che richiederà anche l'iscrizione alla camera di commercio” spiega Pietro Membri, presidente nazionale di Anaci. E nonostante la riforma tenda a render ancor più ufficiale la carica dell'amministratore, restano alcuni punti oscuri per cui l'Anaci ha preferito mettere in guardia i cittadini. “Innanzitutto chiediamo di poter fare un bilancio annuale e non quadrimestrale prima di inviare delle ingiunzioni di pagamento. Altrimenti ogni quattro mese ci sarebbero procedure di invio che bloccherebbero la normale vita amministrativa del condominio. Inoltre, pur apprezzando l'obbligatorietà dell'iscrizione alla carica di commercio, siamo convinti che vadano istituiti veri e propri corsi di preparazione al ruolo di amministratore. Soprattutto per creare referenze credibili in un ruolo che potenzialmente, può essere ricoperto da un'analfabeta come da un dottore. Crediamo sia più trasparente garantire al cittadino la professionalità” aggiunge Mario Ercolani, riferimento di Anaci a La Spezia. Il testo della riforma, presentato dall'attuale governo, è ancora al vaglio, tuttavia non sono in pochi gli amministratori che temono per il futuro. “In un momento di crisi come questo le persone che hanno difficoltà pagano per ultima l'amministrazione delle proprie case. Non sto dicendo che è giusto, anzi, però non credo sia fattibile essere obbligati a fare ingiunzioni di pagamento ogni quattro mesi. Magari a persone che hanno sempre pagato e si trovano in difficoltà” il parere di Francesco Bossi, amministratore. Scetticismo anche sulla possibilità di eliminare le deleghe all'amministratore. “Non tutti hanno la possibilità di partecipare alle riunioni anche se sarebbe nell'interesse dello stesso condomino. Molto spesso la delega serve anche per ottenere qualcosa da incontri che vengono disertati da molte persone” aggiunge un altro amministratore di condiminio, Giuseppe Miceli. «Ritengo molto importante quest'edizione dell'Anaci Day – afferma il presidente di Anaci Genova, il Rag. Pierluigi D'Angelo – soprattutto per lanciare un segnale forte. Il Codice Civile, in materia di condominio, è fermo dal 1942. Ma nel frattempo molte cose sono cambiate: fare gli amministratori non significa più raccogliere le quote e pagare le spese comuni, ma è un mestiere molto più articolato, con responsabilità civili e penali. Dopo il 1942, sono uscite leggi straordinarie riguardanti il condominio, che hanno reso il panorama più complicato. Ulteriori sentenze della Corte di Cassazione hanno creato ancora più caos. Senza contare l'attuale proposta di legge in discussione presso l'apposita Commissione del Senato, che va a toccare solo questioni marginali, senza entrare nel nocciolo dei nostri problemi. E invece, secondo noi, occorre al più presto una riforma del condominio». L’Anaci Day 2010 è stato realizzato con il contributo di Iride Mercato, Associazione Bruciatoristi (Manutentori Impianti Riscaldamento Genova), Banca Carige, Istituto Certificazione Europea, Oms - Olcese Pubblicità Srl e Unione Piccoli Proprietari Immobiliari, ma anche tanti altri senza il cui contributo non si riuscirebbe a portare avanti l'iniziativa.

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