
Nato nel 1960 a Dolcedo, nella provincia di Imperia, Magliani vive oggi in Olanda. Ha scritto numerosi romanzi, tra cui Molo Express (Centro Editoriale Imperiese,1999), Prove tecniche di solitudine (Centro Editoriale Imperiese, 2000), Quattro giorni per non morire (Sironi Editore, 2006), Il collezionista di tempo (Sironi Editore, 2007), Quella notte a Dolcedo (Longanesi, 2008) e appunto La tana degli Alberibelli (Longanesi, 2009).
E’ molto amato dalla critica, che ne ha evidenziato il linguaggio duro e schivo della grande tradizione ligure, da Boine a Biamonti, che l'autore ama e fa rivivere da lontano, nel suo esilio olandese.
“La Liguria di Magliani – scrive la giuria nelle sue motivazioni – è una frontiera di boschi e di mare, di vallate e di uomini soli e perduti nei ricordi. Nei momenti migliori, il linguaggio dello scrittore è denso, pastoso, pietroso, tutto ombre di erba e di alberi. Questo premio corona la fedeltà dell’omaggio di Magliani a Francesco Biamonti, omaggio che anche in questo suo ultimo romanzo è esplicito, ripetuto, e costante”.
(Nella foto sopra l’apertura del premio, ieri al Teatro dell’Opera del Casinò Municipale di Sanremo, dove Antonio Tabucchi ha incontrato il pubblico, numeroso e entusiasta, introdotto da Antonio Gnoli, Mario Baudino, Luigi Surdich e Giorgio Bertone).
Il premio, a cadenza biennale, è promosso dalla Fondazione per la Cultura e lo Spettacolo della Regione Liguria, con il contributo di Regione Liguria, Provincia di Imperia, Comune di Sanremo e Comune di San Biagio della Cima. La presenza di Villa Nobel come sede della premiazione e la presidenza ad honorem della giuria affidata al poeta, saggista e Accademico di Svezia, Jesper Svenbro, indicano la direzione che il Premio intende percorrere verso l’individuazione delle eccellenze internazionali in ambito letterario.
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