Il Giorno della Memoria, istituito con la Legge n. 211 del 20.07.2000, è un’importante occasione per meditare e riflettere sullo sterminio e sulle persecuzioni del popolo ebraico e su tutti coloro che hanno subito la deportazione, la prigionia e la morte nei campi nazisti.
La celebrazione di questo Giorno non consiste nell’apertura di un nostro archivio segreto per riportare alla luce informazioni preziose che la distrazione o, peggio, la volontà di dimenticare, tentano di nascondere.
Esercitare questa ‘memoria’ è altresì uno strumento potente per capire e per rispondere alle sollecitazioni del presente. Le guerre interminabili in Africa, l’instabilità in Iraq e in Afganistan, il Medio Oriente in fiamme, il minacciato “scontro di civiltà” dimostrano che l’odio fra le genti e le stragi di innocenti non sono una pura e semplice eredità della nostra storia.
Fare ‘memoria’ significa ancora scavare nel passato in modo selettivo guidati dalla solidarietà, dal dialogo, dal confronto e dalla valorizzazione della varietà umana (la ricchezza delle altre culture, delle altre lingue, delle altre fedi), valori universalmente condivisi ed appartenenti alla nostra natura umana.
Scaviamo allora nella nostra storia per cercarvi gli esempi di altruismo e di solidarietà; esempi forse rimasti nell’ombra ma non per questo meno rilevanti.
E’ questa infine la ‘Memoria’ che può diventare uno strumento di fiducia nel domani.
E’ questa che ci accingiamo a celebrare.
Invito tutti i cittadini a celebrare con questo spirito il Giorno della Memoria.
La celebrazione di questo Giorno non consiste nell’apertura di un nostro archivio segreto per riportare alla luce informazioni preziose che la distrazione o, peggio, la volontà di dimenticare, tentano di nascondere.
Esercitare questa ‘memoria’ è altresì uno strumento potente per capire e per rispondere alle sollecitazioni del presente. Le guerre interminabili in Africa, l’instabilità in Iraq e in Afganistan, il Medio Oriente in fiamme, il minacciato “scontro di civiltà” dimostrano che l’odio fra le genti e le stragi di innocenti non sono una pura e semplice eredità della nostra storia.
Fare ‘memoria’ significa ancora scavare nel passato in modo selettivo guidati dalla solidarietà, dal dialogo, dal confronto e dalla valorizzazione della varietà umana (la ricchezza delle altre culture, delle altre lingue, delle altre fedi), valori universalmente condivisi ed appartenenti alla nostra natura umana.
Scaviamo allora nella nostra storia per cercarvi gli esempi di altruismo e di solidarietà; esempi forse rimasti nell’ombra ma non per questo meno rilevanti.
E’ questa infine la ‘Memoria’ che può diventare uno strumento di fiducia nel domani.
E’ questa che ci accingiamo a celebrare.
Invito tutti i cittadini a celebrare con questo spirito il Giorno della Memoria.
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