giovedì, febbraio 05, 2009

"Iki, la leggerezza dell'essere", quando l'arte diventa terapia

Il Dipartimento Integrato di Salute Mentale e Dipendenze della ASL Imperiese, organizza dal 3 al 5 febbraio 2009 la Mostra Personale di pittura di Laura Caviola "IKI, la leggerezza dell'essere", presso il Centro Culturale Polivalente di Imperia, con orario di apertura dalle ore 16.00 alle ore 19.00. Questa mostra, che fa seguito a quella organizzata lo scorso anno, sull'arte grezza (in francese Art Brut), è centrata sull'espressione di opere eseguite da persone prive di cultura artistica che estraggono tutto (il soggetto, la scelta dei materiali utilizzati, i mezzi espressivi), dalle loro stesse risorse e non da riferimenti all'arte classica o all'arte alla moda. I creatori di queste opere, che rappresentano per noi una sorta di "purezza artistica", sono i testimoni di un mondo onirico. Questi artisti sono estranei alla cultura delle "belle arti", estranei ai rituali ed ai luoghi che la rappresentano: scuole, accademie, mostre e circuiti di mercanti, musei, istituzioni. Ignorano quasi tutto delle correnti artistiche, delle influenze stilistiche e delle tecniche da usare. Sono spesso persone che vivono nell'isolamento e nell'anonimato o in una solitudine che si potrebbe quasi definire autismo.
La mostra, inoltre, è anche un piccolo esempio dell'efficacia dell'arte-terapia e dei suoi risultati nella cura delle problematiche psichiche. L'IKI, termine giapponese che viene descritto nel libro "La struttura dell'IKI" scritto da Kuki Shuzo (1888-1941), (traduzione italiana:Milano, 1992) e che da il titolo alla mostra, può venire tradotto con "ideale tradizionale estetico". Ci sono altrove esperienze consolidate di esposizioni di lavori di pazienti psichiatrici, sicuramente l'esperienza più autorevole è quella di Musée de l'Art Brut di Losanna (Svizzera).

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