martedì, febbraio 24, 2009

Guardia Costiera: attività di vigilanza lungo il confine di Stato marittimo



La rete a strascico e i divergenti impiegati per mantenere in posizione la rete erano in acqua e venivano trainati dai cavi d’acciaio su un fondale di circa 150 metri. Appunto segno inequivocabile di attività di pesca in atto, ma in acque francesi, ormai al traverso dell’abitato di Mentone, a circa 2,5 miglia nautiche dalla costa.
E’ quanto hanno rilevato i militari della Guardia Costiera sanremese, nel corso di un’attività di vigilanza lungo il confine di Stato marittimo.
Il peschereccio, abitualmente dislocato nel porto di Sanremo, stava pescando a strascico in acque francesi, ad almeno un quarto di miglio nautico (circa 500 metri) al di là del confine marittimo stabilito con l’accordo italo-francese del 1892 ancora vigente proprio per disciplinare le attività di pesca. I militari, a bordo di un’unità priva d’insegne, dopo aver verificato attraverso un apparecchio satellitare oltre ai rilevamenti visivi la posizione irregolare del peschereccio, hanno intimato al suo comandante di rientrare in porto per gli accertamenti previsti.
Il comandante del peschereccio, scortato sino in porto dalla motovedetta CP 882 nel frattempo fatta intervenire, è stato quindi denunciato all’Autorità Giudiziaria per la violazione della legge sulla pesca marittima (la 963 del 1965) e del Regolamento comunitario 2371 del 2002 perché stava pescando in acque soggette alla giurisdizione di altro Stato, oltrechè per la violazione del codice della navigazione, perché si trovava al di fuori dei limiti previsti dall’abilitazione nazionale del peschereccio.
Sequestrata la rete a strascico (di circa 55 metri) e il pescato (circa 13 chilogrammi).
E’ già la seconda volta negli ultimi tempi che viene riscontrata (e sanzionata) la presenza di pescherecci italiani in acque francesi. Il fenomeno dello sconfinamento era stato recentemente segnalato proprio dalle Autorità francesi e per porvi un freno la Guardia Costiera di Sanremo, con il coordinamento della Capitaneria di Porto di Imperia, ha organizzato anche numerosi incontri e riunioni per ricordare ai pescatori le normative vigenti e il divieto di entrare in acque francesi. E proseguiranno anche in futuro i controlli intensificati lungo il confine.

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