venerdì, febbraio 06, 2009

Guardia Costiera: denunciato comandante di peschereccio



La Guardia Costiera di Sanremo ha denunciato all’Autorità Giudiziaria il comandante di un peschereccio a strascico italiano sorpreso a pescare nelle acque francesi un miglio nautico (quasi due chilometri) al di là del confine marittimo di Stato. Lo sconfinamento delle unità da pesca italiane in acque francesi è un fenomeno che è stato recentemente segnalato dalle stesse Autorità francesi.
Il peschereccio sanremese stava calando la rete nella baia di Mentone ma aveva ormai superato verso ponente (verso la Francia) il confine, quella linea immaginaria che partendo dalla foce del torrente San Luigi (sul confine terrestre) punta a sud-sud-est (esattamente per 174 gradi) separando le acque italiane da quelle francesi.
Questa delimitazione deriva dall’accordo italo-francese risalente al 1892 che tuttavia è ancora in vigore ed è riportato sulla carta nautica n° 1 (che comprende la costa da Cannes a Imperia) edita dall’Istituto Idrografico della Marina, ed è stato espressamente previsto per regolamentare le attività di pesca tra i due Stati.
Il peschereccio è stato segnalato in posizione vietata alla Guardia Costiera sanremese dalla sala operativa della Capitaneria di porto di Genova, che ha captato il segnale emesso dalla blue-box di bordo (un sistema di posizionamento satellitare che serve principalmente per motivi di sicurezza).
Sorpreso in acque vietate è stato fatto rientrare in porto a Sanremo "scortato" dalla CP 882.
Al comandante è stata contestata la violazione del Regolamento comunitario 2371/2002, art.17, e della legge italiana sulla pesca marittima 963/1965, che vietano la pesca in acque sottoposte alla sovranità di un altro Stato. Inoltre il comandante ha violato anche il codice della navigazione (art.1231) perché il peschereccio è abilitato a navigare soltanto nelle acque nazionali.
La denuncia ha anche comportato il sequestro della rete a strascico che il peschereccio stava calando in mare.
In seguito alla vicenda, i militari della Guardia Costiera hanno riunito i rappresentanti di tutto il locale ceto peschereccio per ricordare i limiti delle acque di pesca italiane e così evitare di incappare in spiacevoli incidenti (tra l’altro, già in passato qualche peschereccio sanremese è stato sottoposto a controlli da parte delle autorità marittime francesi nelle loro acque territoriali).

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