Andrà in onda, tra poco, nella puntata di questa sera, della trasmissione “Porta a Porta”, l’intervista del Ministro dello Sviluppo economico, l'imperiese On. Claudio Scajola, sulla crisi dello stabilimento Fiat di Termini Imerese. "Dobbiamo preservare l' occupazione – ha affermato il Ministro Scajola - dobbiamo e vogliamo salvare lo stabilimento di Termini Imerese. La Fiat sta riorganizzando la propria produzione in Italia. Gli abbiamo chiesto di passare da 600 mila auto prodotte oggi a 900 mila - ha aggiunto Scajola - Questo credo sia ormai un dato acquisito. Devono riorganizzare gli stabilimenti, vogliono chiudere Termini Imerese ma noi crediamo possa avere ancora un utilizzo per la Fiat. Ma qualora la Fiat non ascoltasse le nostre ragioni, intendiamo definire con l'azienda lo sviluppo industriale di quei territori, di quello stabilimento, anche con diverse offerte che sono pervenute". La gestione del blog è di natura dilettantistica e non rappresenta in nessun caso una prestazione professionale. Alcune immagini riportate nel sito sono state prese da internet e quindi valutate di pubblico dominio, i proprietari, gli autori , gli editori o qualsiasi altro soggetto avente titolo potrà richiederne la rimozione che verrà effettuata immediatamente. Il blog non rappresenta una testata giornalistica
mercoledì, febbraio 03, 2010
Fiat: questa sera intervista del Ministro Scajola a Porta a Porta
Andrà in onda, tra poco, nella puntata di questa sera, della trasmissione “Porta a Porta”, l’intervista del Ministro dello Sviluppo economico, l'imperiese On. Claudio Scajola, sulla crisi dello stabilimento Fiat di Termini Imerese. "Dobbiamo preservare l' occupazione – ha affermato il Ministro Scajola - dobbiamo e vogliamo salvare lo stabilimento di Termini Imerese. La Fiat sta riorganizzando la propria produzione in Italia. Gli abbiamo chiesto di passare da 600 mila auto prodotte oggi a 900 mila - ha aggiunto Scajola - Questo credo sia ormai un dato acquisito. Devono riorganizzare gli stabilimenti, vogliono chiudere Termini Imerese ma noi crediamo possa avere ancora un utilizzo per la Fiat. Ma qualora la Fiat non ascoltasse le nostre ragioni, intendiamo definire con l'azienda lo sviluppo industriale di quei territori, di quello stabilimento, anche con diverse offerte che sono pervenute".
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