giovedì, gennaio 14, 2010

La "Cena al buio": il racconto e le foto








La "Cena al buio" un evento che ha riunito, per la prima volta il Liguria, intorno ai tavoli diverse persone che hanno voluto provare la totale cecità, nel gustare una cena presso il Ristorante “Il Melograno" di Sanremo, di fronte alla Torre Saracena, gestito da Sergio e Arianna. L’ iniziativa portata avanti da Ivana Bailo ed il marito Alberto Catalani dell'Associazione Culturale "A Ciapela" con sede alla Pigna di Sanremo, si è svolta in collaborazione con l'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti della Provincia di Imperia. L'appuntamento di oggi (giovedì 14 gennaio) è stato organizzato in una sala accogliente tenuta rigorosamente al buio, nella quale gli ospiti sono stati guidati e serviti da personale non vedente per vivere un'esperienza unica: prima c’è stata la curiosità, e poi lo stupore ed infine è subentrato il fascino dell‘oscurità.
Non si è trattato semplicemente di una simulazione della cecità, ma di un invito a sperimentare come la percezione della realtà e la comunicazione possano essere molto più profonde e intense in assenza di luce. Ringraziamenti sono rivolti non solo agli intervenuti ma anche a Sergio Sartoro e la moglie Arianna del Ristorante “Il Melograno” e tutto il personale, per l’accoglienza e la professionalità prestata. Alla riuscita della serata hanno contribuito il Dirigente dell’UIC Cesare Longordo e nella veste straordinaria di camerieri non vedenti: Maria Teresa Rebaudo, il campione di calcio Fabrizio D’Alessandro e Sebastiano Gravina.
"La sensazione che ho provato appena ho messo piede nel ristorante? ho sentito un tuffo al cuore, per qualche attimo sono rimasta spiazzata, un impatto forte, poi una voce amica, di una persona che conosco calma la turbolenza che ha pervaso il mio stato d’animo. Proprio in questo momento, un brivido mi assale. Penso allora è così che vivono i non vedenti. Nel Buio più completo. Cerco uno spiraglio, che non c'è. Fabrizio e Ivana, mi presentano Maria Teresa e Sebastiano: resto ferma in un punto poichè fra poco scatterò delle fotografie (sempre nel buio totale) per immortalare l'evento, sono momenti concitati poiché devono entrare anche i clienti per dare vita alla “cena al buio”. Sento delle voci, ma non riconosco affatto di chi siano, però c‘è un allegro brusio. Ascolto una persona che elargisce consigli, su come comportarsi per non sbagliare. Ora ho la sensazione che tutti siano stati sistemati ai tavoli, e inizia l’avventura…"
Etta Barbarotto

1 commento:

Fabiana da Imperia ha detto...

Ho letto con attenzione il post, e ritengo che iniziative di questo tipo servano ad incentivare e trasmettere messaggi utili alla cittadinanza. Complimenti a tutti!