sabato, febbraio 14, 2009

Il premio "Casinò Sanremo alla Musica" a Lelio Luttazzi



Sarà Lelio Luttazzi a ricevere il premio Casinò Sanremo "Premio alla Musica" che verrà consegnato giovedì 19 febbraio in Sala Stampa Festival 2009 nel teatro Ariston. L’idea è nata nel 2008 dal presidente del Casinò di Sanremo, Donato Di Ponziano in collaborazione con l’allora assessore comunale Giuseppe Riotto. Il "premio alla Musica" consiste in un’opera dell’ "artista della luce" Marco Lodola, che raffigura una "chiave di violino"; nell’edizione 2008 è stato consegnato a Pippo Baudo, per i suoi quarant’anni di Festival.
" Abbiamo creato il premio Casinò Sanremo per la Musica con lo scopo di ricordare da una parte le radici del Festival della Canzone nato nel nostro Salone delle Feste nel 1951"- precisa il Presidente di Casinò Spa, Donato Di Ponziano-" e dall’altra per partecipare in maniera più diretta ad esaltare la cultura musicale italiana. Il premio a Lelio Luttazzi è il riconoscimento a chi ha saputo interpretare e cambiare, ma anche indirizzare i gusti musicali del Paese, scrivendo pagine e pagine di spettacoli e di televisione, contribuendo alla Storia musicale nazionale. Anche questo premio si inserisce nella nostra tradizione culturale e nel nostro profondo legame con il territorio e con i suoi eventi."
A Lelio Luttazzi, con i suoi ottantacinque anni, mancava solo l’esperienza del Festival di Sanremo. Paolo Bonolis, direttore artistico e conduttore dell’edizione 2009, lo ha convinto a salire sul palco dell’Ariston per suonare come padrino di una delle "giovani promesse", Arisa. "Sono contento", ha commentato Luttazzi. "Accompagnerò Arisa al pianoforte in un quartetto, con chitarra, basso e batteria".
( da un intervista al "Piccolo" di Trieste)
Per il musicista triestino è la prima volta assoluta sul palco dell’Ariston, anche se ci sono state varie tappe di avvicinamento: "All’inizio della carriera avevo provato a mandare qualche pezzo, ma non ero appoggiato abbastanza. In una delle prime edizioni del festival, quando c’era ancora Nunzio Filogamo, Gianni Ferrio ed io facemmo due arrangiamenti per l’orchestra di Armando Trovajoli. Dopo tanti anni mi chiamarono a dirigere un piccolo complesso accanto alla grande orchestra del festival ma sulla strada verso Sanremo, guidando la macchina del chitarrista Franco Cerri, ho fatto un incidente. Fu Guido Calvi a dirigere l’orchestra, non so come fece a capire ciò che avevo preparato nei miei appunti. Però mi pagarono lo stesso". Oggi, ovviamente, a Sanremo va con spirito diverso: "Sono piacevolmente incuriosito, spero di fare bene il lavoro che mi è stato chiesto". Esibizioni e apparizioni televisive, nelle ultime settimane, si sono moltiplicate: Luttazzi è stato recentemente ospite di Fabio Fazio a "Che tempo che fa?" e della fascia di approfondimento serale del Tg3 "Linea notte". A richiamarlo in scena ci aveva pensato un paio d’anni fa Fiorello a "Viva Radio 2", dopo trent’anni di lontananza dal piccolo schermo. Luttazzi, però, ha già dimostrato di non aver bisogno di alcun allenamento per tornare allo spettacolo: "Non ho bisogno di rimettermi al pianoforte, perché suono sempre alla stessa maniera". E poi, ci tiene a specificare, il suo non è un vero e proprio rientro sulla scena: "Questa nuova ribalta è cominciata grazie al dvd "Il giovanotto matto" col documentario sulla mia vita firmato da Pupi Avati. Sono contento, ma tutto sommato desidero che sia una specie di canto del cigno, proprio come il mio ritorno a Trieste. È l’ultima fase della mia vita e voglio passarla serenamente, quindi lo considero solo un momento: dopo non continuerò a fare spettacolo".
Il premio verrà consegnato dal Presidente di Casinò Spa, Donato Di Ponziano, a Lelio Luttazzi giovedì 19 febbraio alle ore 13.30 nella Sala Stampa Festival del Teatro Ariston.

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