Mentre a livello globale si discute della grave crisi economica e delle possibili risposte da attivare per contrastarla e ci si chiede come sostenere l’economia, il mondo del lavoro e la famiglia, a livello locale si fanno scelte che vanno in tutt’altra direzione. Recentemente il CDA della Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo, di concerto con l’Amministrazione comunale socio della Fondazione, per meri motivi di taglio dei costi, ha pensato bene di fare ciò che non aveva mai fatto prima nella propria storia. Alcuni dipendenti della Fondazione, si sono visti recapitare una lettera che gli comunica la fine del rapporto di lavoro per aver maturato i requisiti minimi per il pensionamento. Naturalmente senza aver avuto nessun confronto con i Sindacati.
Questa ulteriore riduzione di personale, conseguenza della riduzione della cifra stanziata dal Comune di Sanremo alla Fondazione, porta purtroppo a due conseguenze : la prima è che queste persone percepiranno una pensione alquanto ridotta in termini economici, dato che hanno maturato solo i requisiti minimi, andando incontro alla precarietà economica ; si tratta di persone con figli a carico, mututi della casa e quant’altro. L’altro aspetto è che i loro posti, saranno sostituiti da personale aggiunto, ossia persone che per pochi soldi, lavoreranno con contratti a termine. Tutto ciò, in barba alla crisi e agli sforzi che la classe Politica dovrebbe fare per superarla, crea due classi di precari e di indigenti ; la prima è quella di chi percepirà una pensione non sufficente ad affrontare il costo della vita, e l’altra è quella di chi è obbligato a lavorare da precario con contratti veramente miseri. Infine, mandare in pensione persone con esperienza di decenni nell’ambito dell’Orchestra e della Fondazione, vuol dire creare un ulteriore danno di qualità e immagine alla stessa ; purtroppo chi lavora per breve tempo in una realtà non conosciuta, non può, chiaramente creare ciò che avevanocostruito, in tanti anni, coloro che oggi vengono licenziati.
La FISTel CISL di Imperia, oltre ad agire legalmente per contrastare tali scelte, invita il CDA della Fondazione a lasciare libero il personale in questione di continuare o interrompere il proprio servizio.
Questa ulteriore riduzione di personale, conseguenza della riduzione della cifra stanziata dal Comune di Sanremo alla Fondazione, porta purtroppo a due conseguenze : la prima è che queste persone percepiranno una pensione alquanto ridotta in termini economici, dato che hanno maturato solo i requisiti minimi, andando incontro alla precarietà economica ; si tratta di persone con figli a carico, mututi della casa e quant’altro. L’altro aspetto è che i loro posti, saranno sostituiti da personale aggiunto, ossia persone che per pochi soldi, lavoreranno con contratti a termine. Tutto ciò, in barba alla crisi e agli sforzi che la classe Politica dovrebbe fare per superarla, crea due classi di precari e di indigenti ; la prima è quella di chi percepirà una pensione non sufficente ad affrontare il costo della vita, e l’altra è quella di chi è obbligato a lavorare da precario con contratti veramente miseri. Infine, mandare in pensione persone con esperienza di decenni nell’ambito dell’Orchestra e della Fondazione, vuol dire creare un ulteriore danno di qualità e immagine alla stessa ; purtroppo chi lavora per breve tempo in una realtà non conosciuta, non può, chiaramente creare ciò che avevanocostruito, in tanti anni, coloro che oggi vengono licenziati.
La FISTel CISL di Imperia, oltre ad agire legalmente per contrastare tali scelte, invita il CDA della Fondazione a lasciare libero il personale in questione di continuare o interrompere il proprio servizio.
Giorgio Merlino Segretario Territoriale FISTel CISL Imperia
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