OFFRIAMO TANTO IN SERVIZI,PROFESSIONE E VERA DEDIZIONE AI NOSTRI CLIENTI MA LO STATO CI BISTRATTA e' ora di cambiare rotta!
I tempi sono difficili per tutti ma se la manovra economica del Governo non verrà modificata per quanto riguarda le farmacie da qui a qualche mese gli italiani si potrebbero ritrovare costretti a pagare i farmaci mutuabili per poi poter chiedere il rimborso alla Asl di competenza.
E' solo un'ipotesi, anche se in Campania il presidente regionale di Federfarma, Michele Di Iorio, ha già parlato di pagamento diretto dei farmaci mutuabili da parte degli assistiti e l'allarme che arriva dalla presidente di Federfarma, Annarosa Racca lascia riflettere e Codacons 'URLA' che "che se questa ipotesi si verificasse per davvero scatterebbero immediatamente le denunce alla Procura della Repubblica contro le farmacie inadempienti", perché "non è accettabile che per difendere i propri interessi di categoria si intimoriscano i consumatori".
Ma il consulente di 'Notiaiario Italiano',il Dottor Rosario Porzio, che e' soprattutto FARMACISTA, afferma duro:
"FARMACISTI AGGUERRITI? CERTO,NOI OFFRIAMO TANTO IN SERVIZI,PROFESSIONE E VERA DEDIZIONE AI NOSTRI CLIENTI MA LO STATO CI BISTRATTA.E' ora di cambiare rotta!" L'articolo 11 della manovra, che 'chiama' le farmacie a versare alle Asl una tassa del 3,65%, va a pesare su 17 mila farmacie italiane che per il 60-70% del bilancio sono legate ai farmaci erogati dal Servizio sanitario. Non e' possibile'.Chiude così il 'nostro' farmacista Rosario Porzio. Annarosa Racca intanto ha detto:"Noi non vogliamo attivare proteste che ricadano sulla testa dei cittadini ma questa manovra mette a rischio l'assistenza farmaceutica ed è molto probabile che se non sarà modificata nel giro di qualche mese le farmacie saranno costrette a sospendere la dispensazione dei farmaci in regime di Ssn. E in quel caso i cittadini dovranno pagarsi i farmaci di tasca propria e chiedere il rimborso alla Asl".
"Questa manovra costa alle farmacie circa 400 milioni di euro, ai quali vanno aggiunti i 600 milioni di euro pagati ogni anno dalle farmacie al Ssn sotto forma di sconto sul prezzo dei farmaci erogati ai cittadini", considero positivamente l'intenzione espressa dal Governo di intervenire esentando le circa 1500 farmacie già oggi sovvenzionate dello Stato ma le altre 15 mila farmacie presenti sul territorio?" cosi' si esprime Racca che ha lanciato la sua proposta, ovvero quella di tagliare il prezzo dei farmaci del 3,3% all'origine. Una soluzione, ha spiegato, che farebbe ottenere lo stesso risparmio per il Ssn previsto nella manovra, e che "consentirebbe ai cittadini di spendere meno e che ridistribuirebbe su tutta la filiera le misure contenute nella manovra economica". Nel frattempo Federanziani, la federazione delle associazioni della terza età, lancia l'allarme sulla ormai concreta possibilità di chiusura delle 3.500 farmacie rurali dislocate sul territorio nazionale.
I tempi sono difficili per tutti ma se la manovra economica del Governo non verrà modificata per quanto riguarda le farmacie da qui a qualche mese gli italiani si potrebbero ritrovare costretti a pagare i farmaci mutuabili per poi poter chiedere il rimborso alla Asl di competenza.
E' solo un'ipotesi, anche se in Campania il presidente regionale di Federfarma, Michele Di Iorio, ha già parlato di pagamento diretto dei farmaci mutuabili da parte degli assistiti e l'allarme che arriva dalla presidente di Federfarma, Annarosa Racca lascia riflettere e Codacons 'URLA' che "che se questa ipotesi si verificasse per davvero scatterebbero immediatamente le denunce alla Procura della Repubblica contro le farmacie inadempienti", perché "non è accettabile che per difendere i propri interessi di categoria si intimoriscano i consumatori".
Ma il consulente di 'Notiaiario Italiano',il Dottor Rosario Porzio, che e' soprattutto FARMACISTA, afferma duro:
"FARMACISTI AGGUERRITI? CERTO,NOI OFFRIAMO TANTO IN SERVIZI,PROFESSIONE E VERA DEDIZIONE AI NOSTRI CLIENTI MA LO STATO CI BISTRATTA.E' ora di cambiare rotta!" L'articolo 11 della manovra, che 'chiama' le farmacie a versare alle Asl una tassa del 3,65%, va a pesare su 17 mila farmacie italiane che per il 60-70% del bilancio sono legate ai farmaci erogati dal Servizio sanitario. Non e' possibile'.Chiude così il 'nostro' farmacista Rosario Porzio. Annarosa Racca intanto ha detto:"Noi non vogliamo attivare proteste che ricadano sulla testa dei cittadini ma questa manovra mette a rischio l'assistenza farmaceutica ed è molto probabile che se non sarà modificata nel giro di qualche mese le farmacie saranno costrette a sospendere la dispensazione dei farmaci in regime di Ssn. E in quel caso i cittadini dovranno pagarsi i farmaci di tasca propria e chiedere il rimborso alla Asl".
"Questa manovra costa alle farmacie circa 400 milioni di euro, ai quali vanno aggiunti i 600 milioni di euro pagati ogni anno dalle farmacie al Ssn sotto forma di sconto sul prezzo dei farmaci erogati ai cittadini", considero positivamente l'intenzione espressa dal Governo di intervenire esentando le circa 1500 farmacie già oggi sovvenzionate dello Stato ma le altre 15 mila farmacie presenti sul territorio?" cosi' si esprime Racca che ha lanciato la sua proposta, ovvero quella di tagliare il prezzo dei farmaci del 3,3% all'origine. Una soluzione, ha spiegato, che farebbe ottenere lo stesso risparmio per il Ssn previsto nella manovra, e che "consentirebbe ai cittadini di spendere meno e che ridistribuirebbe su tutta la filiera le misure contenute nella manovra economica". Nel frattempo Federanziani, la federazione delle associazioni della terza età, lancia l'allarme sulla ormai concreta possibilità di chiusura delle 3.500 farmacie rurali dislocate sul territorio nazionale.
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