
Del rimanente solo meno dell’1% viene selezionato nell’area del linguaggio e immagazzinato nella memoria primaria, una memoria a breve termine, il deposito più limitato del nostro cervello.
Le informazioni sono trattenute nella memoria primaria per un periodo variabile tra pochi secondi e alcuni minuti.
La trasmissione di un’informazione della memoria primaria a quella secondaria è un processo delicato che prevede il fissarsi dell’informazione per un tempo assai più lungo.
Durante queste fasi il nostro cervello è in grado di astrarre impressioni figurate, verbalizzarle e associarle con informazioni precedenti. Maggiori sono le possibili associazioni e più è facile che quanto appreso sia ricordato per tempi più lunghi. Questo particolare passaggio, l’astrazione di impressioni figurative da ciò che si è percepito dalla realtà, collegandole con ciò che la nostra memoria ha già trattenuto, è il filo che unisce le opere della mostra. Un passaggio delicato ed impercettibile cui gli artisti presentati in questa mostra traggono ispirazione per raccontare di recondite immagini descritte con macchie e campiture, che testimoniano l’avvenuto passaggio di pensieri attraverso cui l’artista ha ottenuto coscienza di sé e della realtà circostante.
Nessun commento:
Posta un commento