ARTIFICIO Lab - arte contemporanea Presenta: LA MEMORIA DEI PENSIERI mostra collettiva: ANDREA BRUSCHI, ALESSANDRA LONGONI, FRANCESCO MAZZA a cura di Dany Vescovi. Inaugurazione Mercoledì 30 giugno ore 18.30 dal 1 luglio al 2 agosto 2010 dalle ore 15.30 alle 17.30. La fisiologia della memoria prevede tre stadi mnemonici in cui dati reali vengono diversamente trattenuti, la memoria sensitiva si sostiene possa trattenere per pochi attimi le informazioni che provengono dagli organi di senso, scartandone tre quarti.
Del rimanente solo meno dell’1% viene selezionato nell’area del linguaggio e immagazzinato nella memoria primaria, una memoria a breve termine, il deposito più limitato del nostro cervello.
Le informazioni sono trattenute nella memoria primaria per un periodo variabile tra pochi secondi e alcuni minuti.
La trasmissione di un’informazione della memoria primaria a quella secondaria è un processo delicato che prevede il fissarsi dell’informazione per un tempo assai più lungo.
Durante queste fasi il nostro cervello è in grado di astrarre impressioni figurate, verbalizzarle e associarle con informazioni precedenti. Maggiori sono le possibili associazioni e più è facile che quanto appreso sia ricordato per tempi più lunghi. Questo particolare passaggio, l’astrazione di impressioni figurative da ciò che si è percepito dalla realtà, collegandole con ciò che la nostra memoria ha già trattenuto, è il filo che unisce le opere della mostra. Un passaggio delicato ed impercettibile cui gli artisti presentati in questa mostra traggono ispirazione per raccontare di recondite immagini descritte con macchie e campiture, che testimoniano l’avvenuto passaggio di pensieri attraverso cui l’artista ha ottenuto coscienza di sé e della realtà circostante.
Del rimanente solo meno dell’1% viene selezionato nell’area del linguaggio e immagazzinato nella memoria primaria, una memoria a breve termine, il deposito più limitato del nostro cervello.
Le informazioni sono trattenute nella memoria primaria per un periodo variabile tra pochi secondi e alcuni minuti.
La trasmissione di un’informazione della memoria primaria a quella secondaria è un processo delicato che prevede il fissarsi dell’informazione per un tempo assai più lungo.
Durante queste fasi il nostro cervello è in grado di astrarre impressioni figurate, verbalizzarle e associarle con informazioni precedenti. Maggiori sono le possibili associazioni e più è facile che quanto appreso sia ricordato per tempi più lunghi. Questo particolare passaggio, l’astrazione di impressioni figurative da ciò che si è percepito dalla realtà, collegandole con ciò che la nostra memoria ha già trattenuto, è il filo che unisce le opere della mostra. Un passaggio delicato ed impercettibile cui gli artisti presentati in questa mostra traggono ispirazione per raccontare di recondite immagini descritte con macchie e campiture, che testimoniano l’avvenuto passaggio di pensieri attraverso cui l’artista ha ottenuto coscienza di sé e della realtà circostante.
Nessun commento:
Posta un commento