E’ titolata “Royal Ultra Sky Marathon”, alla seconda edizione, la competizione podistica di sky runners che si è sviluppata su un formidabile percorso di 46 km (con dislivelli di 3250 m in salita e di 3575 m in discesa), disegnato nel versante piemontese del Parco, seguendo in gran parte la rete delle strade reali di caccia del Gran Paradiso, caratteristica che rende questa gara assolutamente unica per i valori ambientali e storici. Organizzazione delle Guide Alpine Gran Paradiso Canavese e inserita nel calendario della FSA (Federation for Sport at Altitude).
Sede di partenza il lago di Teleccio (1917 m) nel Vallone di Piantonetto, quello di arrivo al lago di Ceresole Reale (1592 m) in Valle Orco.
Gli atleti hanno dovuto superare quattro colli: Colle dei Becchi (2990 m), Bocchetta del Ges (2692 m), Colle della Porta (3002 m) e Colle della Terra (2922 m), con tratti impegnativi e tecnici nei primi due colli; particolare impegno l’attraversamento di tratti innevati - la salita e discesa del Colle dei Becchi, del Colle della Porta e del Colle della Terra – per circa 5 km complessivi, con tratti in discesa affrontati con l’ausilio di corde laterali.
Dal Colle della Terra in poi i “velocisti” hanno potuto esprimere al meglio le loro doti grazie ai lunghi falsipiani e discese su ottimo fondo fino al lago di Ceresole Reale, in località Pian della Balma, dove è stato allestito il traguardo.
Entusiasmo da parte di tutti gli atleti, molti giunti da Liguria e Lombardia, sia per le caratteristiche del tracciato e degli ambienti attraversati - ai piedi delle pareti sud del Gran Paradiso! - sia per l’ottima organizzazione, che ha visto impegnato a fianco delle Guide Alpine, un nutrito gruppo del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, il Parco Nazionale del Gran Paradiso, la Comunità Montana Valli Orco e Soana con il Comune di Ceresole Reale e la Pro Loco di Ceresole Reale, la Protezione Civile e volontari giunti da San Giorgio Canavese, Vialfrè, Bairo, Ivrea e dalla Valchiusella.
Vittoria maschile al canavesano Gian Maria Actis Grosso, passato al comando dopo metà gara staccando il compagno di fuga Simone Milano, giunto secondo.
L’imperiese Diego Di Toma, che difende i colori della Sanremo Runners, che per la prima volta si è presentato alla partenza in questo genere di competizione podistica che si svolge in altitudine e con percorsi massacranti con tratti innevati, è partito prudente. Dal sesto posto al km 25 (4h22:30), rimontato al quinto posto al km 36 (5h18:35), uscito dai tratti più impervi, nella parte finale dov’era possibile esprimersi al meglio l’azione della corsa, Di Toma ha compiuto una rimonta prodigiosa percorrendo gli ultimi 10 km in 1h07:07, facendo registrare il migliore tempo parziale in questo tratto (a confronto hanno impiegato 1h15:57 il vincitore, 1h17:02 l’ottavo, 1h17:57 il secondo, 1h18:08 il quarto classificato ecc.), conquistato così un inatteso e sorprendente terzo posto.
Il risultato di Di Toma ha destato clamore per molteplici motivi: è stata la sua prima esperienza in questa specialità; s’è confrontato con i migliori specialisti del settore; nel finale di gara più “corribile” ha compiuto una rimonta imprevedibile (…per gli altri); infine perché del lotto dei principali protagonisti Diego era l’unico che proveniva da una località di… mare!
Così i migliori: Actis Grosso 6h09:17, Milano 6h20:17, Di Toma 6h25:41, Saroglia 6h33:29, Boaglio 6h46:26, Pol 6h50:23, De Bernardi 6h50:23 ecc.
Della cinquantina di temerari partiti (start alle ore sette), merita un plauso il sanremese Federico Marchi (Sanremo Runners) che privo di un allenamento specifico ha avuto il coraggio di affrontare questa competizione durissima. L’indomito Federico è giunto al traguardo dopo 10h23:34, occupando una onorevolissima 30^ posizione maschile.
Simpatica la cerimonia di premiazione: con la conquista del podio Diego Di Toma è tornato a casa con un campanaccio artistico in rame e cuoio, una forma grande di formaggio Toma (!), maglietta ricordo e altri prodotti in natura. Questi ultimi assegnati anche a Federico Marchi.
Infine la premiazione per le prime tre società classificate ha visto a sorpresa la vittoria della Sanremo Runners sulla canavesana Libertas Forno Benetti e la blasonata Turin Marathon.
Conclusione con il Margher Party, merenda alla maniera dei pastori del Gran Paradiso.
Diego Di Toma: “Una bella esperienza. Sono stati utili i guanti nell’attraversamento di alcuni tratti innevati. Ambienti magnifici e impagabili, un percorso fantastico. Ora faccio un pensierino alla mitica UTMB – il giro del Monte Bianco – di 166 km e con 9500 m di dislivello positivo a fine agosto”.
Federico Marchi: “Una fatica ampiamente ripagata dalle bellezze attraversate e vissute all’interno del Parco Nazionale del Gran Paradiso”.
Sede di partenza il lago di Teleccio (1917 m) nel Vallone di Piantonetto, quello di arrivo al lago di Ceresole Reale (1592 m) in Valle Orco.
Gli atleti hanno dovuto superare quattro colli: Colle dei Becchi (2990 m), Bocchetta del Ges (2692 m), Colle della Porta (3002 m) e Colle della Terra (2922 m), con tratti impegnativi e tecnici nei primi due colli; particolare impegno l’attraversamento di tratti innevati - la salita e discesa del Colle dei Becchi, del Colle della Porta e del Colle della Terra – per circa 5 km complessivi, con tratti in discesa affrontati con l’ausilio di corde laterali.
Dal Colle della Terra in poi i “velocisti” hanno potuto esprimere al meglio le loro doti grazie ai lunghi falsipiani e discese su ottimo fondo fino al lago di Ceresole Reale, in località Pian della Balma, dove è stato allestito il traguardo.
Entusiasmo da parte di tutti gli atleti, molti giunti da Liguria e Lombardia, sia per le caratteristiche del tracciato e degli ambienti attraversati - ai piedi delle pareti sud del Gran Paradiso! - sia per l’ottima organizzazione, che ha visto impegnato a fianco delle Guide Alpine, un nutrito gruppo del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, il Parco Nazionale del Gran Paradiso, la Comunità Montana Valli Orco e Soana con il Comune di Ceresole Reale e la Pro Loco di Ceresole Reale, la Protezione Civile e volontari giunti da San Giorgio Canavese, Vialfrè, Bairo, Ivrea e dalla Valchiusella.
Vittoria maschile al canavesano Gian Maria Actis Grosso, passato al comando dopo metà gara staccando il compagno di fuga Simone Milano, giunto secondo.
L’imperiese Diego Di Toma, che difende i colori della Sanremo Runners, che per la prima volta si è presentato alla partenza in questo genere di competizione podistica che si svolge in altitudine e con percorsi massacranti con tratti innevati, è partito prudente. Dal sesto posto al km 25 (4h22:30), rimontato al quinto posto al km 36 (5h18:35), uscito dai tratti più impervi, nella parte finale dov’era possibile esprimersi al meglio l’azione della corsa, Di Toma ha compiuto una rimonta prodigiosa percorrendo gli ultimi 10 km in 1h07:07, facendo registrare il migliore tempo parziale in questo tratto (a confronto hanno impiegato 1h15:57 il vincitore, 1h17:02 l’ottavo, 1h17:57 il secondo, 1h18:08 il quarto classificato ecc.), conquistato così un inatteso e sorprendente terzo posto.
Il risultato di Di Toma ha destato clamore per molteplici motivi: è stata la sua prima esperienza in questa specialità; s’è confrontato con i migliori specialisti del settore; nel finale di gara più “corribile” ha compiuto una rimonta imprevedibile (…per gli altri); infine perché del lotto dei principali protagonisti Diego era l’unico che proveniva da una località di… mare!
Così i migliori: Actis Grosso 6h09:17, Milano 6h20:17, Di Toma 6h25:41, Saroglia 6h33:29, Boaglio 6h46:26, Pol 6h50:23, De Bernardi 6h50:23 ecc.
Della cinquantina di temerari partiti (start alle ore sette), merita un plauso il sanremese Federico Marchi (Sanremo Runners) che privo di un allenamento specifico ha avuto il coraggio di affrontare questa competizione durissima. L’indomito Federico è giunto al traguardo dopo 10h23:34, occupando una onorevolissima 30^ posizione maschile.
Simpatica la cerimonia di premiazione: con la conquista del podio Diego Di Toma è tornato a casa con un campanaccio artistico in rame e cuoio, una forma grande di formaggio Toma (!), maglietta ricordo e altri prodotti in natura. Questi ultimi assegnati anche a Federico Marchi.
Infine la premiazione per le prime tre società classificate ha visto a sorpresa la vittoria della Sanremo Runners sulla canavesana Libertas Forno Benetti e la blasonata Turin Marathon.
Conclusione con il Margher Party, merenda alla maniera dei pastori del Gran Paradiso.
Diego Di Toma: “Una bella esperienza. Sono stati utili i guanti nell’attraversamento di alcuni tratti innevati. Ambienti magnifici e impagabili, un percorso fantastico. Ora faccio un pensierino alla mitica UTMB – il giro del Monte Bianco – di 166 km e con 9500 m di dislivello positivo a fine agosto”.
Federico Marchi: “Una fatica ampiamente ripagata dalle bellezze attraversate e vissute all’interno del Parco Nazionale del Gran Paradiso”.
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