Prosegue, ad Alassio, la rassegna di incontri con gli autori finalisti della quindicesima edizione del premio “Alassio 100 libri – Un Autore per l’Europa”, promossa dall’Assessorato al Turismo e alla Cultura del Comune di Alassio. Giovedì 6 agosto, alle ore 21.15, nell’auditorium della Civica Biblioteca Renzo Deraglio, Elena Loewenthal presenterà “Conta le stelle se puoi” (Einaudi).
Così Loewenthal parla del suo romanzo: “Nella Bibbia, Dio dice ad Abramo: Conta le stelle, se puoi. Io renderò la tua stirpe così numerosa!. Eppure gli ebrei sono da sempre un popolo piccolo e insidiato dalla storia. Per questo, e per tante altre ragioni che stanno nel cuore e cui fatico a dare una voce, ho voluto scrivere una storia di famiglia. Una storia che prende le mosse da un mattino di fine estate del 1872, un carretto di stracci e un ragazzo intraprendente che si chiama Moise Levi e viene da Fossano. Questa storia di famiglia, piena di vite e di viaggi fino ai quattro angoli del mondo, da Torino a Buenos Aires, da Seattle a Tel Aviv, finisce - anzi continua! - nel 2003. È la storia di una famiglia ebraica, vera come avrebbe potuto essere se a Mussolini fosse preso un colpo secco, un bel giorno del 1924, e se la Shoah non ci fosse mai stata. L'ho scritta non certo per negare quell'altra verità - quella dei campi di sterminio e dei forni crematori e dei sei milioni di morti. L'ho scritta, anzi, per provare a immaginare la mia, la nostra storia di stelle che non si contano, non senza i morti, ma insieme a loro. Accanto a me, a tutti noi”.
A condurre l’incontro con l’autore sarà il Prof. Franco Gallea.
Così Loewenthal parla del suo romanzo: “Nella Bibbia, Dio dice ad Abramo: Conta le stelle, se puoi. Io renderò la tua stirpe così numerosa!. Eppure gli ebrei sono da sempre un popolo piccolo e insidiato dalla storia. Per questo, e per tante altre ragioni che stanno nel cuore e cui fatico a dare una voce, ho voluto scrivere una storia di famiglia. Una storia che prende le mosse da un mattino di fine estate del 1872, un carretto di stracci e un ragazzo intraprendente che si chiama Moise Levi e viene da Fossano. Questa storia di famiglia, piena di vite e di viaggi fino ai quattro angoli del mondo, da Torino a Buenos Aires, da Seattle a Tel Aviv, finisce - anzi continua! - nel 2003. È la storia di una famiglia ebraica, vera come avrebbe potuto essere se a Mussolini fosse preso un colpo secco, un bel giorno del 1924, e se la Shoah non ci fosse mai stata. L'ho scritta non certo per negare quell'altra verità - quella dei campi di sterminio e dei forni crematori e dei sei milioni di morti. L'ho scritta, anzi, per provare a immaginare la mia, la nostra storia di stelle che non si contano, non senza i morti, ma insieme a loro. Accanto a me, a tutti noi”.
A condurre l’incontro con l’autore sarà il Prof. Franco Gallea.
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