La domanda di regolarizzazione permette l'emersione dal lavoro nero di tutti i lavoratori domestici extracomunitari, comunitari e italiani che non siano mai stati iscritti presso gli enti previdenziali e assistenziali. L'emersione può essere effettuata da datori di lavoro italiani, comunitari ed extracomunitari in possesso del permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo (ex carta di soggiorno). La dichiarazione di emersione costerà 500 euro per ciascun lavoratore e potrà essere presentata dal 1 al 30 settembre. Per lavoratori italiani e comunitari si potranno usare dei moduli da presentare all’Inps. Per i lavoratori extracomunitari, le dichiarazioni andranno presentate via internet allo Sportello unico per l’Immigrazione. Ogni famiglia potrà mettere in regola al massimo una colf e due badanti extracomunitarie che da almeno tre mesi prima del 30/06/2009 hanno irregolarmente alle proprie dipendenze. Chi presenta la dichiarazione per una colf dovrà avere un reddito di almeno 20mila euro l’anno, se è l’unico a percepire un reddito in famiglia, oppure non inferiore a 25mila euro, se in famiglia ci sono altre persone che percepiscono reddito. Nessun limite di reddito è previsto per regolarizzare le badanti, ma in questo caso sarà indispensabile un certificato della struttura sanitaria pubblica o del medico di famiglia che attesti le limitazioni dell’autosufficienza della persona assistita. Potrà partecipare alla regolarizzazione anche chi in passato è stato espulso perché non aveva il permesso di soggiorno o perché il permesso era scaduto. Niente da fare, invece, per chi ha un’espulsione per motivi di sicurezza o una condanna per un reato per cui è previsto l'arresto in flagranza. Per coloro che hanno effettuato la procedura dei flussi 2007 e 2008 e qualora sussistano i requisiti previsti, ossia attività lavorativa sul territorio italiano da almeno tre mesi alla data del 30 giugno 09, daranno seguito, una volta ottenuto il rilascio del nulla osta, alla sottoscrizione congiunta del contratto, senza che il lavoratore debba rientrare nel paese d'origine. Fino alla conclusione del procedimento sono sospesi nei confronti dei datori di lavoro e dei lavoratori i procedimenti penali ed amministrativi (finanziario, fiscale, previdenziale e assistenziale). Il lavoratore durante l’eventuale procedimento di emersione non potrà essere espulso.
I datori di lavoro interessati a regolarizzare un lavoratore rientrante nelle fattispecie sopra riportate possono contattare gli uffici CISL della provincia o chiamare il numero 0183272800.
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