I festeggiamenti per la Madonna della Villa si aprono domenica 6 settembre con la tradizionale fiaccolata notturna “aux flambeaux” al Santuario della Madonna della Villa, con partenza dalla Piazza della Chiesa alle ore 20.30. La processione notturna (4 km.) prevede la recita del rosario, ad ogni sosta davanti ai Misteri (edicole raffiguranti scene della vita di Maria o di Gesù), i fedeli intonano una lode tradizionale. Alla fine della processione Messa al Santuario e rinfresco offerto dalla Pro Ceriana. Sul sagrato della Chiesa della Madonna della Villa uomini e donne cantano insieme a cappella a “Lauda da Madona da vila”, il più antico e suggestivo canto cerianasco.
Ogni anno il 7 settembre, vigilia “u sabu da Madona” della Festa della Madonna della Villa (8 settembre), si celebra una grande serata con l’esibizione dei cori del paese, che coincide con la chiusura dell’ormai notissimo e altrettanto apprezzato “Festival Internazionale Musiche delle Terra”, rassegna di musiche del mondo unica in Italia e con pochi uguali in Europa. L’appuntamento è per le ore 21.15 di lunedì 7 settembre in Piazza Marconi, con ingresso libero. Protagonisti i 5 cori di Ceriana, che negli anni sono anche stati oggetto di studi musicologici dei più raffinati. Tra questi quelli del maggior etnomusicologo del Novecento, l’americano Allan Lomax. Caratteristica fondamentale del canto cerianasco sia sacro che profano è la tecnica, studiatissima, del “Basso di Bordone”. Canto “a cappella”, eseguito liberamente dai cantori, senza maestro, normalmente in cerchio durante i concerti, o intorno ad un tavolo in occasione delle numerosissime feste di Ceriana.
Ogni anno il 7 settembre, vigilia “u sabu da Madona” della Festa della Madonna della Villa (8 settembre), si celebra una grande serata con l’esibizione dei cori del paese, che coincide con la chiusura dell’ormai notissimo e altrettanto apprezzato “Festival Internazionale Musiche delle Terra”, rassegna di musiche del mondo unica in Italia e con pochi uguali in Europa. L’appuntamento è per le ore 21.15 di lunedì 7 settembre in Piazza Marconi, con ingresso libero. Protagonisti i 5 cori di Ceriana, che negli anni sono anche stati oggetto di studi musicologici dei più raffinati. Tra questi quelli del maggior etnomusicologo del Novecento, l’americano Allan Lomax. Caratteristica fondamentale del canto cerianasco sia sacro che profano è la tecnica, studiatissima, del “Basso di Bordone”. Canto “a cappella”, eseguito liberamente dai cantori, senza maestro, normalmente in cerchio durante i concerti, o intorno ad un tavolo in occasione delle numerosissime feste di Ceriana.
Nessun commento:
Posta un commento