Il 24 e 25 agosto la cresta del Monte di Ripa, un promontorio incastonato fra Pietrasanta e Seravezza (LU), è stato il teatro di un grosso incendio il cui spegnimento ha richiesto l’intervento di un elicottero AB212 del 5°Gruppo Elicotteri della Stazione Elicotteri di Luni-Sarzana.
L’equipaggio del Capitano di Corvetta Scremin composto dal Sottotenente di Vascello Fattacciu e dal 1° Maresciallo Valentinotti ha effettuato due sortite il 24 agosto mentre il giorno successivo l’equipaggio del Tenente di Vascello Zolesi composto dal Tenente di Vascello Battaglia e dai C°1 Classe Maggio e Negro ha effettuato quattro sortite, per un totale complessivo di 7,5 ore di volo.
La Marina Militare ogni estate da oltre 20 anni concorre alla campagna nazionale antincendio con gli elicotteri dislocati nella basi di Luni-Sarzana (La Spezia), Fontanarossa (Catania) e Grottaglie (Taranto). Ogni singolo lancio è costituito da 600 litri di acqua, rilasciato sui focolai indicati dalle squadre d’intervento a terra. L’elevata manovrabilità del mezzo e l’elevata professionalità degli equipaggi di volo consente di attaccare il fuoco anche in zone particolarmente impervie e difficilmente raggiungibili con i mezzi di terra. (Fonte Marina Militare)
L’equipaggio del Capitano di Corvetta Scremin composto dal Sottotenente di Vascello Fattacciu e dal 1° Maresciallo Valentinotti ha effettuato due sortite il 24 agosto mentre il giorno successivo l’equipaggio del Tenente di Vascello Zolesi composto dal Tenente di Vascello Battaglia e dai C°1 Classe Maggio e Negro ha effettuato quattro sortite, per un totale complessivo di 7,5 ore di volo.
La Marina Militare ogni estate da oltre 20 anni concorre alla campagna nazionale antincendio con gli elicotteri dislocati nella basi di Luni-Sarzana (La Spezia), Fontanarossa (Catania) e Grottaglie (Taranto). Ogni singolo lancio è costituito da 600 litri di acqua, rilasciato sui focolai indicati dalle squadre d’intervento a terra. L’elevata manovrabilità del mezzo e l’elevata professionalità degli equipaggi di volo consente di attaccare il fuoco anche in zone particolarmente impervie e difficilmente raggiungibili con i mezzi di terra. (Fonte Marina Militare)
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