lunedì, febbraio 08, 2010

La scenografia di Gaetano Castelli

Ecco in anteprima, così come diramata dall'ufficio stampa Rai, la scenografia del Festival progettata per la diciasettesima volta dal Maestro Gaetano Castelli. Un teatro Ariston hi tech, senza la tradizionale scala... un'innovazione, piaciuta subito ad Antonella, in cui Castelli si è superato in occasione dei 60 anni della kermesse.
''Un impianto che mi piace definire 'spaziale', in tutti i sensi - ha sottolineato Castelli - E' scenotecnica, quest'anno, più che scenografia, nel senso che l'utilizzo della tecnologia permette di ''muovere'' tutto, di dare dinamicità al Festival, di dare a ogni momento di spettacolo e a ogni protagonista una propria irripetibilità''.
Per questo anche la scelta di abbandonare la classica scalinata a favore di soluzioni create dalla tecnologia che ''gioca'' con la grande pedana di otto metri al centro della scena, mentre l'orchestra occupa ancora il golfo mistico sottostante, come per altro anche nel 2009 e nel 2005 anno in cui Anto affiancò Bonolis.
Intorno al palco, linee curve e colorate, e pareti mobili con fondali e schermi che propongono immagini e giochi di luce nei diversi momenti dello spettacolo.
''Non un lavoro semplice - prosegue Castelli - proprio per la complessità della 'macchina' scenica. E per farla risaltare ancora di più, abbiamo scelto elementi semplici a prima vista ma in grado di dare profondità alla scena e lasciar spazio alle sorprese della nostra macchina''.

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