sabato, febbraio 13, 2010

DA OGGI (SABATO 13 FEBBRAIO) A DOMENICA 28 FEBBRAIO: si svolgerà “100 SCATTI IN MUSICA”,

DA OGGI (SABATO 13 FEBBRAIO) A DOMENICA 28 FEBBRAIO: si svolgerà “100 SCATTI IN MUSICA”, la MOSTRA FOTOGRAFICA ITINERANTE NEI LOCALI SANREMESI. L’evento si inserisce all’interno di SanremOff, le manifestazioni collaterali al Festival della Canzone Italiana (direzione artistica Pepi Morgia: foto).
Di seguito, l’elenco dei locali che aderiscono all’iniziativa e degli artisti che espongono i loro scatti fotografici:
Palafiori, fotografie di Raffaella Sottile, Masiar Pasquali e Laura Pietra.
Bar Agorà (piazza San Siro), fotografie di Ermanno D’Andrea.
Wine-Bar Perbacco (via Corradi), fotografie di Roberto Coggiola.
Ristorante Le Quattro Stagioni (via Corradi), fotografie di Roberto Coggiola.
La Casbah (via Romolo Moreno, 12), fotografie di Mauro Vigorosi.
Aighesè Music Pub (via Rivolte San Sebastiano), fotografie di Fulvio De Faveri
Pravda Cafè (piazza S.Siro), fotografie di Massimo Barberio.
Ubicia divas, piazza dei Dolori (Pigna), foto di Raffaella Sottile e di Michele Giordana.
Partecipa anche il ristorante La Casbah che, dal 16 al 20 febbraio, propone l'APERITIVO ETNICO accompagnato da stucchini berberi e arabi).
A “100 SCATTI IN MUSICA” saranno presenti anche “HF Distribuzione” la più importante libreria di fotografia (dal 13 al 21 febbraio, a partire dalle ore 17) e “Visual Art Danilo Bestagno. Immagini in movimento” che, durante la settimana del Festival, propone il seguente programma:
- dal 14 febbraio, dalle ore 18, proiezione al Pravda Cafè, di una galleria virtuale animata con foto
- sabato 20,.dalle ore 18, al Bar Astra, in Via Carli, visual art live & lounge music,
- tutte le notti del Festival, dalle ore 24 in poi, visual art negli eventi del Victory.
Anche il ristorante Urbicia Vivas (piazza dei Dolori) partecipa a SanremOff, le manifestazioni collaterali al Festival della Canzone Italiana.
Per l’occasione, nei giorni del Festival, propone “Papaveri e papere”, un piatto di mare particolare e “Maledetta primavera”, un piatto di terra altrettanto particolare.

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