domenica, gennaio 17, 2010

Villa Grock a Imperia è aperta anche al pubblico



Stamani alle ore 11 si sono aperte le porte di Villa Grock, la prestigiosa residenza sulle alture di Imperia Oneglia, di proprietà della Provincia, che l’Amministrazione ha restaurato. Il poderoso restyling, costato circa quattro milioni di euro (ci sono i contributi finanziari della Fondazione Carige per due milioni e mezzo e del Ministero Beni Culturali per un milione circa), riporta l’edificio di sei piani agli antichi splendori. Dopo il restauro dei sontuosi giardini che circondano la residenza, completato nel 2006, ora è giunto il momento di ammirare anche gli interni: Villa Grock è tornata interamente a disposizione del pubblico. Il “taglio del nastro” è avvenuto alla presenza delle autorità e degli invitati, tra questi c'era anche il Ministro Claudio Scajola (foto) Nel pomeriggio, dalle 14 alle 17,30, la villa è stata aperta al pubblico.
Ma quale futuro avrà questo storico edificio costruito tra il 1927 e il 1933, in cui visse l’artista svizzero Adrien Wettach, il famoso clown Grock? A spiegarlo è il Presidente Gianni Giuliano, “regista” e convinto sostenitore del recupero della villa: "Il restauro è stato pensato per realizzare il progetto “Museo del clown”, che completa un lungo iter di recupero oggi sotto gli occhi di tutti, in modo da restituire alla fruizione pubblica un bene straordinario, per storia e architettura, rispettando la figura di Grock attraverso la predisposizione di un itinerario di visita che valorizzi la dimensione internazionale dell’universo del circo con le sue magie e le sue sfide. L’idea è quella di immergere il visitatore nel contesto di una clownerie divertente e coinvolgente.
Il Presidente continua: L’intervento di rifunzionalizzazione della villa vuole creare un percorso scenografico sul tema del clown e del circo, associando contenuti originali a sofisticate tecnologie multimediali in una interattività discreta e non invasiva. Saranno “reinventate” -con interventi scenografici leggeri ed estremamente rispettosi degli ambiti architettonici e delle indicazioni di restauro - alcune sale dedicate ai copioni di Grock (Teatro della Parola), agli strumenti “truccati” del clown (Sala delle Meraviglie), alle tipologie del clown (Sala dei Clown), agli abiti di scena (Sala del Baule), ai trucchi del viso (Sala del Trucco), alle variazioni delle espressioni comiche (La Ruota Espressiva), ai meccanismi dell’umorismo (Sala del Riso), all’esoterismo di Grock (Il Teatro dei Simboli), alle relazioni tra emozione e spettacolo (Sala delle Emozioni), all’illusione e allo stupore (Sala della Magia), al “tendone” del circo (Sala del Circo), alla musica e agli strumenti (Sala della Musica). Il progetto prevede anche spazi dedicati all’approfondimento, agli studi e alle ricerche universitarie in collegamento on line con le banche dati specializzate (Centro Studi). Una parte importante dell’attività del Centro Studi potrà essere impostata in chiave sperimentale e indirizzata a progetti di digitalizzazione di testi e alla loro diffusione sotto forma di e-book. Il progetto complessivo prevede opere per poco piu’ di un milione di euro, una spesa che è già finanziata. E sempre a proposito dei finanziamenti ricevuti, un doveroso ringraziamento va al Ministro Claudio Scajola.
Gianni Giuliano conclude: Solo Montecarlo sinora ha saputo valorizzare l’arte circense attraverso iniziative di massima visibilità mondiale. Con questa iniziativa nella provincia di Imperia si potrà aggiungere nel panorama dell’offerta culturale innovativa, in grado di destagionalizzare i flussi turistici, che guarda al mondo del circo. Il museo del Clown sarà inserito nel sistema museale promosso dalla Provincia di Imperia, che mira alla realizzazione di spazi culturali di eccellenza sul territorio provinciale.

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