La
partecipazione a questo progetto è per questo rivolta a insegnanti e educatori
del mondo-scuola che desiderino migliorare le proprie disponibilità
comunicative e relazionali, applicandole alla loro quotidianità. “Per un insegnante -
spiega per questo il Dottor Emanuele Morandi, responsabile e
referente del progetto - è fondamentale
essere a conoscenza di più strumenti possibili che gli consentano di gestire
situazioni in continuo mutamento superando con destrezza imprevisti e
giostrandosi con le più svariate forme di comunicazione. In questo senso si
svolgeranno i diversi step di aggiornamento che intendono approfondire
attraverso il teatro le dinamiche di relazione in contesti diversificati.Il teatro inteso come luogo d'incontro, diviene per chi lo
pratica una casa in cui sentirsi protetti, un ambiente familiare in cui è
sempre bello ritornare e dal quale si possa partire sereni e rinnovati. “Da qui - prosegue Morandi - nasce l’idea di
creare un percorso teatrale che consenta di trovare, nella dimensione piacevole
del gioco drammatico, stimoli e motivazioni per comprendere e apprendere,
mettendo se stessi in ciò che si fa. In tale contesto si ha la possibilità di
conoscersi e farsi riconoscere all’interno di un sistema di regole che garantiscono
il rispetto e la valorizzazione delle proprie personalità. Durante il percorso si utilizza spesso il concetto di “teatro fuori
dal teatro”, ovvero riportare le emozioni e i vissuti fuori dalla
rappresentazione canonica. Questo consente di mettere in relazione sistemi di
vita generalmente separati, come'immaginario e il reale, il corpo e la mente,
l'individuo e il gruppo, la norma e la trasgressione, l'inconscio e la
razionalità”.Il corso ha una durata di 40 ore
divise in moduli da 10 ore ciascuno. Ogni modulo rilascia una certificazione in
crediti MIUR, come da accordi con l’Associazione Professionale ProteoFareSapere (soggetto qualificato
alla formazione Decreto MIUR n°177/2000 e DM 08/06/2005). La formazione sarà
erogata a gruppi che non devono superare le 25 persone.
I moduli affronteranno le seguenti
tematiche:
L’EducAttore-L’educatore alla teatralità. Il
teatro strumento per la realizzazione del singolo e la sua integrazione nella
società, indagando le proprie peculiarità, sfruttando la comunicazione non
verbale e l’uso dello strumento “voce”; il teatro come luogo d’incontro,
l’educazione come valore aggiunto.
Il teatro sociale e i
minori a rischio. Il
teatro, come gioco, crea uno spazio intermedio dove molte cose diventano
possibili e favoriscono quel genere di “crisi” sintomo di una sana e giusta
evoluzione personale. Il teatro è un mezzo per dialogare e confrontarsi con i
paradossi della società, per affrontare le dinamiche relazionali in contesti
con presenza di minore rischio.
Teatrabili-I laboratori integrati con
persone disabili. Laboratorio di educazione alla teatralità consente a tutti,
compresi i disabili, di esprimersi al meglio e con strumenti comunicativi
alternativi, quali il movimento e il suono; progetti didattico-creativi per sviluppare
le “conoscenze” e potenziare relazioni significative basate su senso di
appartenenza, solidarietà e aiuto reciproco.
Teatro sociale-Teatro interculturale: Cittadini
del mondo. La funzione comunicativa a confronto con l’interculturalità: la
trasversalità del linguaggio non verbale che mette in comunicazione senza
difficoltà con realtà diverse e ci pone sullo stesso livello: un percorso per
ampliare la coscienza della propria fisicità e a utilizzarla nel modo più
consono.
Alcuni elementi sui quali si lavora,
sempre attraverso l’educazione alla teatralità, nei moduli del corso sono La comunicazione: Esercizi e osservazioni sulla comunicazione verbale, non verbale,
paraverbale. L’uso dei gesti e della voce. La relazione con se stessi: Esercizi
per aumentare la consapevolezza del proprio corpo e la conoscenza ed il
controllo della propria espressività gestuale e vocale. La relazione con "l'altro": Esercizi in coppia e in gruppo per lo studio
delle interazioni e degli spazi in relazione all’altro. La capacità di ascolto,
di reazione, di convergenza e conflitto. L'improvvisazione: Gli
esercizi d’improvvisazione teatrale assumono particolare enfasi in un ambiente
di lavoro. Il loro impiego permette di considerare aspetti quali: velocità di
reazione, Sviluppo del pensiero laterale per affrontare una situazione
imprevista, Ascolto del gruppo e della scena, Scioglimento di inibizioni e
rigidità mentale, Comunicazione efficace, Scoperta del proprio ruolo
all’interno di una configurazione, Importanza del contesto. La creatività: Esercizi per stimolare la creatività: analisi dei contenuti fantastici,
invenzione e costruzione dei personaggi, invenzione delle situazioni sceniche,
variazioni sui temi.
I workshop comprendono training, improvvisazione con musica, educazione
alla teatralità, risposta alle
domande, compiti e indagini, tecniche di teatro sociale e di comunicazione non verbale. Alla fine
del corso sarà somministrato un questionario di gradimento in modo da
verificare i punti di forza e di debolezza del corso stesso.
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