

E’ stata una cerimonia all’insegna della commozione e del solenne ricordo quella che il Comune di Sanremo, in collaborazione con la sezione di Sanremo dell’A.N.A. (Associazione Nazionale Alpini), ha voluto tributare stamani, nella Sala Consiliare di Palazzo Bellevue, al soldato Ugo Cagliari.
Oggetto della commemorazione, la restituzione ai parenti, ancora residenti a Bussana, dove la famiglia si era trasferita da Altare (SV), della piastrina di riconoscimento appartenuta al loro congiunto, nato nel 1921 e disperso nella tragica campagna di Russia, nel corso della seconda guerra mondiale.
La Sala era affollata di “penne nere”, giovani e meno giovani, molti dei quali accompagnati dalle loro famiglie, ma anche rappresentanti delle varie Associazioni combattentistiche cittadine e provinciali.
Per il Comune hanno presenziato il Vicesindaco Claudia Lolli, l’Assessore comunale Umberto Bellini, i Consiglieri comunali Paolo Pippione, Gian Maria Tinelli (con il loro cappello da alpino), Mario Ballestra e Marco Damiano; per la Provincia l’Assessore Paolo Leuzzi; presenti S.E. Mons. Vescovo Alberto Maria Careggio, il Cav. Giacomo Alberti, dell’omonima azienda di Pontedassio, reduce di Russia, il responsabile della sezione A.N.A. di Sanremo, dott. Roberto Criscuolo, e il vicepresidente della delegazione A.N.A. di Imperia Massimino Filippi. Presenti anche molte autorità civili e militari che, nonostante la concomitanza con importanti eventi istituzionali in provincia, hanno voluto partecipare personalmente, come il dott. Salvatore Campagnolo, primo dirigente del Commissariato di Sanremo, o far sentire la loro vicinanza attraverso loro rappresentanti (Carabinieri, Finanza, Capitaneria di Porto).
Sempre a causa di impegni istituzionali, non ha potuto, invece, presenziare con gran rammarico il Sindaco di Altare, dove il soldato era nato.
Dopo i saluti delle istituzioni, ha preso la parola il dott. Criscuolo, che ha raccontato come il dott. Antonio Respighi, alpino della sezione A.N.A. di Milano, era riuscito a venire in possesso fortunosamente di alcuni cimeli appartenuti a soldati italiani che avevano combattuto nella tragica guerra in terra di Russia, tra cui la piastrina del soldato Cagliari.
Quindi, ha fatto seguito l’intervento, denso di commossi ricordi, del Cav. Alberti, reduce da quella campagna.
Prima della benedizione da parte di Mons. Vescovo, è stata letta la Preghiera dell’Alpino.
Il Vescovo, anch’egli, con la voce rotta dall’emozione come tutti gli altri intervenuti, ha benedetto il cimelio sul quale sono incisi i dati anagrafici ancora leggibili del soldato e che reca evidenti i segni del tempo e dell’usura. La piastrina, montata su una targa con la dedica al soldato Ugo Cagliati e la firma del Sindaco Maurizio Zoccarato, è stata consegnata ai tre nipoti, figli di altrettanti fratelli e sorelle dell’alpino disperso. La giovane pronipote, Sara Gianfelici, a nome di tutta la famiglia ha ringraziato per il solenne tributo reso al loro parente.
A contribuire a rendere ancora più intensa, solenne e commovente la cerimonia è stata la presenza del coro “Monte Saccarello” della sezione A.N.A. di Imperia, diretto dal m° Gian Paolo Nìchele, che ha cantato tre pezzi caratteristici del repertorio degli alpini, tra cui, in chiusura, la suggestiva “Signore delle cime”.
Oggetto della commemorazione, la restituzione ai parenti, ancora residenti a Bussana, dove la famiglia si era trasferita da Altare (SV), della piastrina di riconoscimento appartenuta al loro congiunto, nato nel 1921 e disperso nella tragica campagna di Russia, nel corso della seconda guerra mondiale.
La Sala era affollata di “penne nere”, giovani e meno giovani, molti dei quali accompagnati dalle loro famiglie, ma anche rappresentanti delle varie Associazioni combattentistiche cittadine e provinciali.
Per il Comune hanno presenziato il Vicesindaco Claudia Lolli, l’Assessore comunale Umberto Bellini, i Consiglieri comunali Paolo Pippione, Gian Maria Tinelli (con il loro cappello da alpino), Mario Ballestra e Marco Damiano; per la Provincia l’Assessore Paolo Leuzzi; presenti S.E. Mons. Vescovo Alberto Maria Careggio, il Cav. Giacomo Alberti, dell’omonima azienda di Pontedassio, reduce di Russia, il responsabile della sezione A.N.A. di Sanremo, dott. Roberto Criscuolo, e il vicepresidente della delegazione A.N.A. di Imperia Massimino Filippi. Presenti anche molte autorità civili e militari che, nonostante la concomitanza con importanti eventi istituzionali in provincia, hanno voluto partecipare personalmente, come il dott. Salvatore Campagnolo, primo dirigente del Commissariato di Sanremo, o far sentire la loro vicinanza attraverso loro rappresentanti (Carabinieri, Finanza, Capitaneria di Porto).
Sempre a causa di impegni istituzionali, non ha potuto, invece, presenziare con gran rammarico il Sindaco di Altare, dove il soldato era nato.
Dopo i saluti delle istituzioni, ha preso la parola il dott. Criscuolo, che ha raccontato come il dott. Antonio Respighi, alpino della sezione A.N.A. di Milano, era riuscito a venire in possesso fortunosamente di alcuni cimeli appartenuti a soldati italiani che avevano combattuto nella tragica guerra in terra di Russia, tra cui la piastrina del soldato Cagliari.
Quindi, ha fatto seguito l’intervento, denso di commossi ricordi, del Cav. Alberti, reduce da quella campagna.
Prima della benedizione da parte di Mons. Vescovo, è stata letta la Preghiera dell’Alpino.
Il Vescovo, anch’egli, con la voce rotta dall’emozione come tutti gli altri intervenuti, ha benedetto il cimelio sul quale sono incisi i dati anagrafici ancora leggibili del soldato e che reca evidenti i segni del tempo e dell’usura. La piastrina, montata su una targa con la dedica al soldato Ugo Cagliati e la firma del Sindaco Maurizio Zoccarato, è stata consegnata ai tre nipoti, figli di altrettanti fratelli e sorelle dell’alpino disperso. La giovane pronipote, Sara Gianfelici, a nome di tutta la famiglia ha ringraziato per il solenne tributo reso al loro parente.
A contribuire a rendere ancora più intensa, solenne e commovente la cerimonia è stata la presenza del coro “Monte Saccarello” della sezione A.N.A. di Imperia, diretto dal m° Gian Paolo Nìchele, che ha cantato tre pezzi caratteristici del repertorio degli alpini, tra cui, in chiusura, la suggestiva “Signore delle cime”.
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