mercoledì, settembre 15, 2010

Inaugurazione della mostra personale di Roberto Kusterle dal titolo “Ana Kronos”



Domenica 19 settembre, ad Alassio, sarà inaugurata nell’Ex Chiesa Anglicana la mostra personale di Roberto Kusterle dal titolo “Ana Kronos”, promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo di Alassio. All’inaugurazione annunciata alle ore 18.00, seguirà il concerto dedicato all’artista per chitarra e clarinetto delle sorelle Marzia e Lavinia Carbone.
La mostra, curata da Nicola Davide Angerame e Claudio Composti, presenta una attenta selezione di circa 40 opere, tra fotografie e video d'arte, rappresentative di un progetto fotografico di largo respiro che si è sviluppato su tre anni. Il percorso artistico è incentrato sulla commistione tra il corpo umano e le forme del mondo animale e vegetale, che diventano protagonisti di una fiaba contemporanea a senza tempo, simbolista e surreale, che vede la fotografia farsi disegno grazie ad una lavorazione totalmente artigianale da parte dell'artista goriziano, che vanta una carriera ventennale nella fotografia.
La mostra, organizzata in collaborazione con la MC2 Gallery di Milano, resterà aperta fino al 24 ottobre 2010, con ingresso libero, catalogo in galleria e orari di apertura: da giovedì a domenica: ore 15 – 19. “Roberto Kusterle – spiega Monica Zioni, Assessore alla Cultura e al Turismo di Alassio – ha esposto nelle più importanti istituzioni e gallerie private, in Italia e all’estero, che trattano la fotografia artistica. La sua mostra irrompe nella recente programmazione dell'Anglicana con la forza della figurazione, le atmosfere surreali e il fascino del simbolismo, presentando una galleria di immagini in bianco e nero che narrano fiabe contemporanee, spesso legate alla sacralità dei riti religiosi ancestrali ma senza intenti documentaristici o didascalici. Il mondo interiore di Kusterle prende forma nel fascino pittorialista di immagini popolate da figure che sembrano tratte da un bestiario contemporaneo, che mette insieme forme umane e animali dentro paesaggi suggestivi”.
“Kusterle non finge - spiega il curatore della mostra Nicola Davide Angerame – crea tutto da sé come un raffinatissimo artigiano che crea le sue visioni a partire da un mondo interiore popolato da strani esseri e trova il suo sfogo forografico nella ricerca dei paesaggi, nel lavoro con gli attori, nella costruzione di abiti e scenografie, lavorando con animali veri. Fotomontaggi e elaborazioni digitali sono banditi al fine di costruire un lavoro rigoroso che parla di una ricerca interiore espressa come una grande avventura surreale. Letti di fiumi essiccati, stagni, laghi e deserti popolati da figure solitarie, innesti tra animali e razza umana. Tutto ciò diventa un set fotografico trovato e preparato dall’artista che pensa attraverso la fotografia. Una ricerca radicale che crea una fotografia nuova e antica, senza tempo”.

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