Mons. Richard Williamson ha chiesto oggi perdono alle vittime dell'Olocausto e al Papa per le sue dichiarazioni negazioniste riguardo alle dimensioni e modalita' dell'Olocausto. Ne ha dato notizia il sito cattolico zenit.org. "Il Santo Padre e il mio superiore, il vescovo Bernard Fellay - afferma il vescovo lefebvriano perdonato dal Papa lo scorso gennaio - mi hanno chiesto di riconsiderare le dichiarazioni da me rilasciate alla televisione svedese quattro mesi fa, per il fatto che le loro conseguenze sono state cosi' gravi". "Tenendo conto di queste conseguenze, posso affermare in tutta sincerita' che mi rammarico di aver espresso quelle dichiarazioni, e che se avessi saputo in anticipo il danno e il dolore che avrebbero arrecato, soprattutto alla Chiesa, ma anche ai sopravvissuti e ai parenti delle vittime che hanno subito ingiustizie sotto il Terzo Reich, non le avrei rilasciate". Espulso dall'Argentina, mons. Williamson si trova ora a Londra. La dichiarazione pubblicata da "zenit.org", agenzia cattolica internazionale vicina ai Legionari, e' stata indirizzata da mons. Williamson alla Pontificia Commissione Ecclesia Dei, il dicastero vaticano che segue le trattative con la Fraternita' San Pio X. Nel testo, il vescovo lefebvriano sottolinea anche che nella sua contestata intervista alla televisione svedese aveva "solo espresso l'opinione di un non-storico, un'opinione formatasi 20 anni fa sulla base delle prove allora disponibili, e da allora raramente espressa in pubblico". "Ad ogni modo - afferma - gli eventi delle ultime settimane e il consiglio dei superiori della Fraternita' San Pio X mi hanno convinto di essere responsabile della pena che ne e' derivata". Da parte sua il vescovo inglese chiede infine "perdono davanti a Dio" anche "a tutte le anime che si sono onestamente scandalizzate" e conviene che "come ha affermato il Santo Padre, ogni atto di violenza ingiusta contro un uomo ferisce tutta l'umanita'".
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