Nuovi e importanti interventi di ristrutturazione presso l’Ospedale Regionale San Martino di Genova. L’Ufficio Tecnico dell’Ospedale, diretto dall’Arch. Alessandro Orazzini, e l’impresa edile genovese Edilpiemme srl del Geom. Pasquale Meringolo hanno chiuso di recente due cantieri, rispettivamente al primo piano del Pronto Soccorso e al sesto piano del Monoblocco. Due opere che consentono al San Martino di accrescere la propria offerta, dal punto di vista della tecnologia e dell’impiantistica, alla luce delle più recenti innovazioni. «Il primo intervento - spiega Pasquale Meringolo la cui azienda si è aggiudicata la gara pubblica promossa mesi prima dall’Ufficio Tecnico del San Martino - riguardava il DEA, ovvero il Pronto Soccorso. Abbiamo da poco finito di ristrutturare il primo piano, che è quello destinato alle degenze». Un lavoro durato pochi mesi, e portato a termine in anticipo rispetto al capitolato , anche per consentire al reparto di continuare ad essere pienamente operativo. «Ovviamente - prosegue Pasquale Meringolo - il Pronto Soccorso non si è mai fermato, anche perché questo non sarebbe stato praticamente possibile. Allora i nostri lavori sono andati avanti su tre lotti». Oggi il primo piano del DEA può contare su trentasei posti letto, con l’impiantistica totalmente rifatta : dalla parte elettrica ai macchinari ospedalieri, dai pulsanti per la chiamata degli infermieri alle canaline per i gas medicali. In aggiunta, è stato realizzato un montalettiga esterno, costruito con materiali antincendio. «Siamo andati avanti in tempo di record, e per questo dobbiamo ringraziare certamente l’Azienda Ospedaliera San Martino e l’ Ufficio dell’Arch. Orazzini per la collaborazione e l’assistenza prestata». L’impresa Edilpiemme, che può già vantare una certa esperienza negli interventi ospedalieri (la ristrutturazione della sede di ASL 3, il parcheggio del Pronto Soccorso San Martino e il reparto “intra moenia” alla Colletta di Arenzano), ha affrontato il cantiere con personale altamente qualificato. «Le maggiori difficoltà - sostiene Meringolo - erano dovute al fatto che abbiamo lavorato in un ospedale e dove, quindi, ci sono persone sofferenti. Il primo obiettivo indicato e conseguito pienamente è stato quello del rispetto dell’igiene e della pulizia, all’interno del cantiere». A livello operativo, sul posto hanno guidato i lavori il Geom. Luigi Meringolo, per conto della Edilpiemme srl, e il Geom. Bruno Pellegrino, per conto dell’Azienda Ospedaliera San Martino. Il progetto generale è stato firmato dall’Ufficio Tecnico dell’Arch. Alessandro Orazzini. La spesa è stata di circa quattrocentomila euro, interamente messi a disposizione dal San Martino, fatta eccezione per il costo del montalettiga esterno, per cui sono stati utilizzati residui di fondi della Regione Liguria erogati per l’abbattimento delle barriere architettoniche. L’altro intervento si è svolto al sesto piano del Monoblocco, nell’ala di ponente. In origine, un reparto con diversi utilizzi, che è stato completamente svuotato e ora ospiterà trentasei nuovi posti letto del reparto di Cardiochirurgia. Anche in questo caso, è stata data priorità agli impianti, ma anche ai servizi igienici collettivi, ai pavimenti, ai rivestimenti, le coloriture e gli infissi interni. Grazie a questo intervento, il sesto piano si potenzia, a livello di capienza. Anche in questo caso, la spesa è stata di circa quattrocentomila euro, interamente investiti dall’Azienda Ospedaliera San Martino.
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