L'area del mar Ligure che doveva diventare un paradiso per balene e delfini e' 'inquinata da batteri fecali in alto mare', dice Greenpeace. Questo tipo di inquinamento, insieme al 'traffico marittimo incontrollato' con velocita' vicine 'ai 70 km/h' -si legge nel dossier 'Balene a perdere'- ha causato un calo del 75% degli avvistamenti di balenottere e del 50% di stenelle. L'assenza di 'regole' e la mancanza di 'un piano di gestione' hanno trasformato il santuario in 'una fogna a cielo aperto'. (Fonte Ansa)
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