martedì, gennaio 20, 2009

Turismo: parte la nuova classificazione alberghiera

Per i 1600 alberghi della Liguria è in arrivo la nuova classificazione, approvata oggi dalla giunta della Regione Liguria, il primo dei quattro regolamenti previsti dalla legge del 7 febbraio 2008 "Testo unico in materia di strutture turistico ricettive e balneari". Gli altri punti che saranno varati prossimamente dalla giunta riguarderanno le strutture ricettive extralberghiere, gli stabilimenti balneari e le realtà all'aria aperta. Il provvedimento , approvato oggi dalla giunta regionale, è stato presentato dall'assessore al turismo Margherita Bozzano e punta a garantire gli standard minimi che ogni categoria di albergo dovrà avere, sia come struttura, sia come servizi offerti.Spiega Margherita Bozzano."Nella redazione del regolamento e nella definizione dei requisiti minimi di servizi, dotazioni e accessori dei diversi livelli di classificazione- un provvedimento che la Liguria attende da oltre un decennio- si è tenuto conto del patrimonio ricettivo esistente che avrà tempi differenziati, a seconda dell'entità dei lavori e dell'investimento, per adeguarsi alle nuove normative".La nuova classificazione delle strutture alberghiere a 4 e 5 stelle prevede una serie di dotazioni e servizi complementari rispetto a quelli minimi e oltre ai requisiti obbligatori. Dotazioni alle quali sono stati attribuiti dei punteggi. Gli alberghi a quattro stelle dovranno raggiungere un punteggio minimo di 50, quelli a 5 stelle di 80.L'attribuzione o il mantenimento del livello di classificazione dipende, inoltre dal possesso delle caratteristiche di qualità previste che saranno oggetto di uno specifico documento che sarà approvato dalla giunta regionale e che permetterà di valutare il decoro e all'altezza del livello di classificazione.L'adeguamento ai nuovi requisiti obbligatori e complementari sarà differenziato nel tempo, in funzione della portata dell'intervento.Fra i nuovi requisiti obbligatori indicati nel regolamento approvato il servizio custodia valori in cassetti di sicurezza in tutte le camere degli alberghi a 4 e 5 stelle, almeno nella metà in quelli a 3 stelle e la cassaforte in albergo per tutte le tre categorie.Le nuove norme prevedono anche il servizio frigobar nelle camere e con servizio a cura di un addetto 24 ore su 24 per gli alberghi a 4 e 5 stelle.Novità anche per i bagni. La legge precedente prevedeva che ne fosse dotato il 70 % gli alberghi a 3 stelle e l'80% quelli a 4 stelle, oggi tutte le camere dovranno avere un bagno.Quota che aumenta fino all'80% per i nuovi alberghi a 2 stelle che in precedenza era al 40% Tutti gli alberghi dovranno avere un numero di parcheggi auto adeguato alle camere. Le nuove strutture realizzate e per tutti i livelli di classificazione, dovranno coprire il 100% delle camere, percentuale che disunisce per le nuove strutture realizzate in volumi esistenti e che si riduce ulteriormente per le strutture esistenti.Il regolamento approvato comprende anche la tipologia di residenza d'epoca classificata con tre stelle. "La nuova classificazione alberghiera si inserisce nel provvedimento del sottosegretario al Turismo Michela Vittoria Brambilla, approvato a settembre dalla conferenza Stato-Regioni che assegnava alle regioni italiane il compito di renderlo operativo, tenendo conto delle particolari esigenze dei territori, ha detto l'assessore al turismo della Liguria.

1 commento:

Luciano Ardoino ha detto...

Il Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo, con il Decreto del 21 ottobre 2008, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’11 febbraio 2009, ha stabilito che la classificazione degli alberghi non sarà più affidata a norme regionali, ma a nuovi parametri nazionali che determineranno il numero di stelle delle strutture ricettive italiane.
Ricordiamo questa parole “la classificazione degli alberghi non sarà più affidata a norme regionali, ma a nuovi parametri nazionali”, più avanti ne capiremo il perché e facciamo un salto all’indietro, vale a dire a quel lontano1983, anno dell’ultima classificazione alberghiera italiana. Da un attento esame scopriremo che, a livello mondiale, solo Burundi, Ghana, Nigeria e il Pakistan hanno leggi di classificazione alberghiera più antiquate, pertanto nazioni come Burkina Faso, Angola, Gabon, Uganda e l’altra totalità degli stati del globo hanno ovviamente leggi più recenti, anzi avevano, perché dall’11 febbraio 2009 tra l’eccitazione generale da parte degli operatori e dei consumatori del settore, il sottosegretario con delega al Turismo, Michela Vittoria Brambilla ridefinisce la classificazione degli alberghi in base alle stelle, entusiasmo che però dura poco, solo il tempo di dare un primo piccolo sguardo. Infatti scorrendo il testo si incontra l’art. 3 che cita: Gli standard minimi di cui al presente provvedimento sono definiti in relazione all'apertura di nuovi alberghi o alla ristrutturazione di quelli esistenti…mentre più avanti…per gli alberghi già esistenti, per i quali e' comunque escluso l'obbligo di adeguamento ai requisiti strutturali (?)(?)(?).
In definitiva si evince che saranno soggetti a questa direttiva solamente gli alberghi nuovi e quelli già ristrutturati (?), da fonte dell’Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori di Firenze (ADUC).
Quanti altri alberghi potranno essere costruiti considerando che in base alla popolazione residente siamo la nazione che ha più posti letto del mondo; 1 camera ogni 56 abitanti mentre gli USA, che sono secondi, ne hanno 1 ogni 61 abitanti? O per esempio la Francia che pur disponendo di circa la metà dei nostri alberghi fattura il doppio? Boh, misteri!
Vediamo ora l’art. 6 che riporta testualmente: Al fine di accrescere la competitività promozionale e commerciale internazionale e di garantire il massimo livello di tutela del turista, viene istituito ed introdotto, su base nazionale, un sistema di rating, associabile alle stelle, che consenta la misurazione e la valutazione della qualità del servizio reso ai clienti. A tale sistema aderiscono, su base volontaria, i singoli alberghi. SU BASE VOLONTARIA?


Infine agli art. 7 e 8: Con apposito atto emanato dal Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo d'intesa con le Regioni (?)…in raccordo con le associazioni dei consumatori e di categoria, vengono definiti i parametri di misurazione e valutazione della qualità del servizio turistico nonché individuati i criteri e le modalità per l'attuazione dei precedenti articoli 6 e 7. Ricordate le parole “la classificazione degli alberghi non sarà più affidata a norme regionali, ma a nuovi parametri nazionali”, scritta nell’intestazione del decreto della Gazzetta ufficiale?
Ebbene, adesso non valgono già più. Da pagina 1 a pagina 7 è tutto cambiato, o sbaglio?
Probabilmente si torna indietro e cioè a quando quotidianamente enunciavano di cercare di avere un'offerta univoca e facilmente intelligibile sul territorio nazionale e in linea con le classificazioni simili in altri Paesi d'Europa e del mondo. Dichiaravano che non era possibile, per esempio, che tra un albergo a due stelle di Trapani, ci fosse un abisso rispetto ad altrettante stelle a Rimini o a Bolzano, non solo nella qualità, ma anche nel prezzo.
Si, dichiaravano.
Avremo così ancora 20 regioni rappresentate alle varie Bit italiane ed estere con la conseguente moltiplicazione per 20 delle spese. Lotte fratricide per accaparrarsi le metrature maggiori nelle varie esposizioni internazionali, e tanto altro di veramente bello e sicuramente produttivo.
A questo punto stavo cestinando il tutto quando lo sguardo mi cade sugli standard minimi dei servizi e delle dotazioni per la classificazione degli alberghi, 12 pagine per tutte le cinque suddivisioni delle famose stelle, quando alla pag. 8…
Alberghi a 4 stelle
Servizio di ricevimento: obbligo 16 ore su 24
Portineria: obbligo Portiere notturno
Mi risulta impossibile pensare che queste 12 pagine scritte, pensate, studiate e discusse per ben 9 mesi da associazioni, istituzioni, federazioni, tecnici, sindacati, esperti, politici, commissioni parlamentari e chi più ne ha più ne metta, visionate da centinaia o addirittura migliaia di occhi, a cui nessuno sia venuto in mente che il portiere notturno, detto anche segretario di ricevimento, e ripeto ricevimento, secondo la UIPA (Unione Italiana Portieri d’Albergo), che come quello diurno, lavora alla reception e quindi bastava mettere: obbligo 24 su 24?
Incuriosito vado a dare un’occhiata alla pagina dopo, la 9 e...

Alberghi a 5 stelle
Servizio di ricevimento: obbligo 24 ore su 24
Portineria: obbligo Portiere notturno

Come volevasi dimostrare; qui per qualcuno (tanti) il giorno dura 32 ore e niente in merito al night manager o night auditor, e penso; è questa la loro decantata qualità? E' tardi, cestino il tutto definitivamente e buona notte Italia.
Luciano Ardoino
Fonte: http://tuttosbagliatotuttodarifare.blogspot.com/