La gara per la gestione del nuovo teatro di Sori è stata dichiarata deserta. Così l’Amministrazione comunale procederà all’affidamento diretto, convocando le compagnie e le associazioni che hanno partecipato alla gara o hanno dimostrato il loro interesse alla gestione di una parte del teatro, secondo le differenti competenze. “Affideremo uno o più incarichi” spiega il sindaco Luigi Castagnola. L’obiettivo è di aprire i battenti in tempi brevi: “Entro un mese la situazione si risolverà – aggiunge il sindaco – probabilmente daremo più affidamenti. L’associazione che si occupa di film organizzerà una sua stagione cinematografica, la compagnia teatrale che porterà in scena i suoi spettacoli e quella musicale che organizzerà concerti. Comunque ai privati verrà richiesta la copertura delle spese”. Invece il Comune gestirà direttamente la programmazione di mostre e convegni.
Il teatro era stato inaugurato la scorsa primavera. Costata un milione e 700 mila euro, la sala è stata resa possibile da un finanziamento europeo. Il progetto è stato firmato da Marco Castaldi, che ha ripreso in parte lo schema dell’antico teatro, aggiornandolo con le più moderne tecnologie. Eleganti, comode e disposte ad anfiteatro, le 210 poltroncine in velluto rosso, potranno ospitare spettatori appassionati di cinematografia, commedie, rassegne jazz e convegni; ma anche la musica d’autore, il teatro impegnato, avranno lo spazio adeguato, tenendo conto del fatto che il palcoscenico ha una dimensione degna delle sale più grandi del capoluogo. Le tecnologie (luci, suono, accessi, abbattimento delle barriere architettoniche, camerini funzionali) sono tutte di ultimissima generazione. Insomma si tratta di un gioiellino. Il teatro era rimasto chiuso per una ventina d’anni.
Il teatro era stato inaugurato la scorsa primavera. Costata un milione e 700 mila euro, la sala è stata resa possibile da un finanziamento europeo. Il progetto è stato firmato da Marco Castaldi, che ha ripreso in parte lo schema dell’antico teatro, aggiornandolo con le più moderne tecnologie. Eleganti, comode e disposte ad anfiteatro, le 210 poltroncine in velluto rosso, potranno ospitare spettatori appassionati di cinematografia, commedie, rassegne jazz e convegni; ma anche la musica d’autore, il teatro impegnato, avranno lo spazio adeguato, tenendo conto del fatto che il palcoscenico ha una dimensione degna delle sale più grandi del capoluogo. Le tecnologie (luci, suono, accessi, abbattimento delle barriere architettoniche, camerini funzionali) sono tutte di ultimissima generazione. Insomma si tratta di un gioiellino. Il teatro era rimasto chiuso per una ventina d’anni.
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